Terna continua a espandersi in Brasile ma il titolo non si scalda in Borsa

09/01/2009

La notizia che Terna Participacoes, holding brasiliana controllata da Terna, ha firmato con Topaz Group e con Earth Tech Brasil, controllate entrambe da Tyco International, l’accordo per l’acquisto dell’intero capitale sociale di Eteo, non dà una scossa al titolo in Borsa. Terna passa infatti di mano a quota 2,54 euro e segna un progresso modesto dello 0,09%.

Il corrispettivo dell’operazione è pari a 562,2 milioni di reais, circa 216,8 milioni di euro. Eteo (Empresa de Transmissao de Energia do Oeste), titolare di una concessione trentennale, nel corso del 2006 ha registrato ricavi pari a 92,1 milioni di reais (circa 35 milioni di euro) con un Ebitda pari a 71,3 milioni di reais (circa 27,5 milioni di euro) e un utile netto di 45,8 milioni di Reais (circa 17,7 milioni di euro).

Al 31 dicembre 2006, Eteo contava asset complessivi pari a 198,1 milioni di reais (circa 76,4 milioni di euro) e debiti finanziari netti per 129,7 milioni di reais (circa 50 milioni di euro). L’acquisizione consente a Terna di consolidare ulteriormente la propria presenza in Brasile e accresce in maniera significativa le attività di Terna Participacoes.

“L’operazione rientra nella strategia annunciata da Terna di crescita in Brasile ed è leggermente controdiluitiva sia a livello di Ev/Ebitda: 7,9 volte sul 2006 contro un multiplo di Terna di 8 sia di P/E: 12,3 volte nel 2006 contro il multiplo di Terna di 16,3”, osserva un analista che mantiene sul titolo il rating di neutral e il target a 2,60 euro. Come Euromobiliare sim che ha però un prezzo obiettivo a 2,75 euro.

“L’offerta è rilevante”, dicono a quest’altra sim. “Comunque, considerando la capitalizzazione di mercato di Terna Partecipacoes di circa un miliardo di euro, permette alla società di ottimizzare la propria leva con un debito attuale di circa 240 milioni di euro”.

Cheuvreux (underperform e target a 2,70 euro) stima in particolare un impatto positivo dell’1%-2% sull’Eps dal 2008 prima delle sinergie e assumendo un 10% di costo del debito. “Dopo le recenti acquisizioni in Brasile il peso del business del gruppo in quest’area potrebbe aumentare a 1.150 milioni di euro circa in termini di Enterprise Value, all’incirca il 14% dell’Ev consolidato”.

D’altra parte il debito 2007 salirà da 2,75 miliardi a 3 miliardi. In generale, comunque, “il prezzo pagato appare buono”, commenta ancora Cheuvreux in una nota di oggi, poichè implica un multiplo sull’EV/Ebitda di 7,9 volte contro le 9 di Terna e un multiplo sul P/E di 9,4 volte contro 16. “Confermiamo tuttavia il giudizio cauto su Terna perché riteniamo che il principale fattore catalizzatore resta la definizione delle tariffe per il nuovo periodo regolatorio 2008-2012 su cui la visilibità è al momento bassa”.

“E poi l’azione tratta a premio sulla base del P/E 2008 pari a 16,8 volte contro le 16,3 dei peers e le 15 di Snam, è invece più conveniente sulla base del multiplo Ev/Ebitda: 9,2 contro rispettivamente 9,8 e 9,6”, concludono gli analisti di Cheuvreux. Non sono d’accordo gli esperti di Caboto che in un report di ieri ma reso noto hanno incrementato il rating di Terna ad add da hold, in virtù dei buoni risultati del primo semestre 2007 e del potenziale margine di apprezzamento del titolo rispetto al nuovo target fissato a 2,96 euro (2,97 euro il precedent).

Fonte:
Milano Finanza
Francesca Gerosa