Telecom-Tim, fusione confermata
09/01/2009
I cda deliberano l’operazione dopo l’esito positivo dell’Opa
Telecom Italia ha confermato l’efficacia dell’Opa volontaria parziale sulle
azioni ordinarie Tim e dell’offerta volontaria e totalitaria sui titoli di risparmio, pur non essendosi verificate tutte le condizioni previste nel Documento d’offerta.
In particolare, precisa una nota, le adesioni all’Opa sulle risparmio Tim non ha raggiunto il quantitativo minimo previsto di 88.046.109 azioni ma, in riguardo comunque della quantità di adesioni pervenute e delle finalità del
complessivo piano di riassetto, Telecom ha deciso di rinunciare a tali condizioni e di proseguire nel percorso di riorganizzazione del gruppo.
I cda di Telecom Italia e Tim hanno dato dunque via libera alla fusione, dopo avere valutato positivamente l’esito dell’Opa e dopo che già ai primi di dicembre avevano approvato le linee generali dell’operazione.
L’offerta Telecom Italia su Tim chiude con adesioni pari al 107,4351% delle azioni oggetto di offerta per le ordinarie e al 6,40% per le risparmio.
Dall’inizio del periodo di adesione sono state presentate 2,639 miliardi di azioni ordinarie e 8,454 milioni di azioni risparmio. Lo scopo di Telecom era raggiungere la soglia dei due terzi dei titoli oggetto di offerta, che consentirebbe di annullare gli effetti diluitivi della fusione della partecipazione detenuta da Olimpia, cassaforte del gruppo, di cui sono azionisti Pirelli,
Edizione Holding del gruppo Benetton, Hopa di Emilio Gnutti e Unicredito e Banca Intesa.
A fronte del numero di azioni che compongono il flottante di Tim, pari a 3,6 miliardi, l’Opa era su 2,4 miliardi di titoli. Sono state consegnate 2,639 miliardi di azioni, sopra il livello di 1,6 miliardi che rappresentava la soglia minima affinché l’Opa fosse accettata senza riserve.
Le due società insieme capitalizzano 80 miliardi di euro circa e il nuovo gruppo aumenterà il debito, sotto la soglia dei 30 miliardi a fine 2004, di una cifra compresa tra 9,7 e 14,5 miliardi in funzione del livello delle adesioni all’offerta. Il cda di Telecom Italia ha deliberato di convocare gli azionisti ordinari, in sede straordinaria, per l’approvazione della fusione nei giorni 5, 6 e 7 aprile 2005, rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione.
Mentre per Tim gli azionisti ordinari sono convocati, in sede straordinaria, i giorni 5 e 6 aprile, rispettivamente in prima e seconda convocazione.
Inoltre, è prevista la convocazione dell’assemblea speciale degli azionisti di risparmio Tim nei giorni 6, 7 e 8 aprile, rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione.
Il Sole 24 Ore
24 gennaio 2005