Telecom-Telefonica, dal Brasile sì a metà

09/01/2009

«Vivo e Tim Brasil restino separate»: 28 condizioni per l’ok all’operazione. Nessuna richiesta di vendita di asset

SAN PAOLO (Brasile) – Un via libera condizionato da parte dell’Autorità delle Tlc brasiliana, l’Anatel, all’ingresso della spagnola Telefonica in Telecom Italia attraverso Telco: le due società dovranno, per esempio, mantenere distinte le attività in Brasile, dove controllano Vivo e Tim Brasil. Ma le condizioni imposte dall’Authority, nel complesso, sono ben 28.

MOBILE – Nel settore della telefonia mobile Telefonica deve mantenere separato il management di Vivo e di Tim Brasil, recita una delle condizioni poste dall’Anatel ai soci Telco. Ma non c’è nessuna richiesta da parte dell’Anatel a Telefonica di ridurre la sua quota d’ingresso in Telco, la holding che controllerà Telecom e in cui gli spagnoli controllano il 42%. Non è stata chiesta nemmano la vendita di asset di Vivo o di Tim Brasil. Le altre richieste riguardano prevalentemente vincoli comportamentali a tutela della autonomia gestionale dei due operatori. Per adeguarsi alle 28 richieste l’authority brasiliana per le tlc ha dato a Telefonica sei mesi di tempo. Vivo è il primo operatore mobile brasiliano ed è controllato al 50% dal gruppo spagnolo, Tim Brasil è il secondo player del Paese, controllato dalla società italiana.

Fonte:
Corriere della Sera