Telecom, lo stop di Anatel in Brasile costa 700 milioni

09/01/2009

Sinergie per 1,3 miliardi in tre anni. Telefonica ha scoperto le carte prima che lo facesse Telecom che ha in calendario l’incontro con la comunità finanziaria venerdì, quando prenderanno la parola il presidente Gabriele Galateri, il direttore finanziario Enrico Parazzini per illustrare i risultati dell’anno, l’amministratore delegato Franco Bernabè per spiegare le linee guida strategiche, e il direttore della divisione rete Stefano Pileri.

Ma la parte delle sinergie con gli spagnoli è già stata anticipata. La cifra è inferiore in valore assoluto a quanto ipotizzato più di un anno fa nel corso dei primi contatti con l’operatore iberico. Ma è da tener conto che i circa 2 miliardi di sinergie di cui si parlava allora comprendevano anche il Brasile – terreno tabù dopo la pronuncia dell’Anatel –, che l’arco temporale arrivava a cinque anni contro i tre anni del piano attuale, e infine che la spartizione questa volta è a favore di Telecom Italia, cui andrà il 55% dei benefici, vale a dire 700 milioni nel triennio al 2010. Circa la metà delle sinergie, il 49%, arriverà dal lato degli acquisti in comune, il 35% dalla parte tecnologica, il 7% dalle attività in Germania.

Ma il piatto forte sarebbe stato il Brasile, perchè lì, secondo stime attendibili, i due gruppi avrebbero potuto sviluppare sinergie per 700 milioni, per esempio lavorando insieme sulla rete mobile di terza generazione. Oggi è impossibile, ma il quadro in Brasile è in evoluzione, dal momento che il Governo Lula sta favorendo la riunificazione di Oi-Telemar con Brasil Telecom, cosa che necessariamente comporterà un cambiamento della legge. Telecom Italia, oltre tutto, non ha più frapposto ostacoli al progetto, cedendo la propria quota in Brasil Telecom alla metà del valore di cui si sta discutendo oggi.

Dal raggio d’azione dell’accordo sfugge necessariamente anche l’altra provincia sudamericana, l’Argentina. Lì la situazione è complicata dalle azioni di contrasto del socio locale, il gruppo Werthein, partner di Generali vicino al presidente Antoine Bernheim. Telecom parrebbe avere le carte in mano per conquistare il controllo di Telecom Argentina, cosa che tra l’altro permetterebbe di raddoppiare il fatturato estero dall’esiguo 15-16% attuale al 30-31%. Nel dicembre del 2003 infatti il gruppo aveva negoziato con i Werthein due opzioni call per 60 milioni di dollari: la prima sul 48% della holding di controllo Sofora, esercitabile dal 31 dicembre 2008; la seconda sul 2% (esercitabile da fine 2008 a fine 2013) che France Telecom ha concesso in opzione al gruppo argentino (esercitabile sempre dal 31 dicembre 2008). Una partita che si giocherà entro fine anno e che potrebbe comportare costi più alti del preventivato per liquidare l’ex partner locale. Risolta la questione Telecom Argentina, resterebbero comunque impraticabili accordi tra Telefonica e Telecom Italia, di fatto i due maggiori operatori telefonici del Paese.

Fonte:
Il Sole 24 Ore
Antonella Olivieri