Storace: «100 milioni per vaccini e controlli»

09/01/2009

ll Consiglio dei ministri ha dato il via libera a 100 milioni di euro che finanzieranno l’acquisto di vaccini, in via preventiva contro l’influenza aviaria. Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute, Francesco Storace, al termine del Consiglio dei ministri. Metà della cifra sarà erogata dalla pubblica amministrazione centrale, gli altri 50 milioni saranno a carico delle Regioni.
Questa mattina l’Oms,(l’organizzazione mondiale della sanità) ha espresso la sua preoccupazione sulla diffusione del virus. Rimane inalterato il livello di allerta 3 su una scala di 5. «La diffusione del H5N1 al pollame in nuove aree é una preoccupazione, in quanto aumenta le possibilità di ulteriori casi umani. Comunque tutte le prove fino ad oggi indicano che il virus H5N1 non si diffonde facilmente dagli uccelli agli esseri umani, infettandoli» continua la dichiarazione apparsa sul sito internet dell’Oms.

Si incontreranno invece il prossimo martedì in una riunione interministeriale straordinaria in Lussemburgo, i Ministri degli Esteri dei 25 paesi membri dell’Unione Europea per decidere sull’emergenza dell’influenza aviaria.

Dalla Francia rimbalza la notizia che il premier francese Dominique de Villepin ha ricevuto questa mattina a Matignon otto ministri del suo governo per discutere dell’influenza dei polli. Il premier e i ministri hanno fatto il punto sulle riserve di antivirali per fronteggiare una possibile epidemia. La Francia dispone finora di cinque milioni di trattamenti, numero che dovrebbe raggiungere i 13,8 milioni per la fine dell’anno. Di fronte alla minaccia del virus H5N1, Villepin intende chiedere il rafforzamento a livello europeo delle misure di controllo sugli uccelli migratori e di quelle di protezione per gli allevamenti. I ministeri della Sanità e dell’Agricoltura hanno annunciato che Parigi potrebbe presentare delle proposte a questo riguardo.
La decisione di convocare in una riunione interministeriale, i ministri degli esteri dell’Unione europea, è stata presa dopo che ieri è stata divulgata la notizia della presenza del virus H5N1, potenzialmente pericoloso per l’uomo, nel pollame allevato in Turchia e in Romania.
Un’intera famiglia di 9 persone è stata messa sotto osservazione dai medici in Turchia in via cautelativa, anche se al momento non sembrano presentare sintomi della malattia. I nove ricoverati vivono nella provincia di Manisa, vicina a quella di Kiziksa, epicentro dell’epidemia di influenza aviaria.
Un ceppo del virus dell’influenza aviaria è stato trovato in Romania in campioni di polli e di anatre sul delta del Danubio. Per domani si attendono i risultati definitivi delle analisi. I tre esperti del laboratorio europeo hanno confermato che «il virus H5 dell’influenza aviaria è stato individuato in due campioni provenienti da un pollo e da un’anatra prelevati in una fattoria sospetta». Dopo gli accertamenti, la Commissione ha comunicato l’adozione del divieto di importazione di volatili viventi, della carne di pollame e degli altri prodotti derivati dal pollame.
Ieri Markus Kyprianou, Commissario alla salute e protezione dei consumatori ha esortato gli Stati membri ad accumulare al più presto scorte di farmaci antivirali «come prima linea di difesa» e a seguire le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), secondo cui dovrebbero essere vaccinate contro la normale influenza tutte le fasce di popolazione a rischio (i bambini, gli anziani oltre i 65 anni, le persone con un sistema immunitario debole o con malattie respiratorie croniche). «Nessuno sa se e quando scoppierà la pandemia d’influenza, ma dovremo essere costantemente pronti ad affrontarla», ha osservato Kyprianou, sottolineando che «è importante che questa sia una priorità per tutti gli Stati membri e che si facciano gli investimenti necessari».
Se dall’Ungheria si attendono per la prossima settimana i primi risultati sulla sperimentazione di un vaccino contro l’influenza, in Italia il ministro della Salute, Francesco Storace, negli scorsi giorni, ha chiesto all’opposizione di non rallentare l’approvazione del decreto con le misure per fermare il virus dei polli. «Maggioranza e opposizione – ha detto Storace – pure in un clima di comprensibile tensione politica, tengano fuori dallo scontro sulla legge elettorale i provvedimenti che puntano ad evitare guai al nostro Paese. Siamo pronti ad esaminare le proposte dell’opposizione, ma facciamo presto». Il provvedimento prevede l’istituzione di un centro di coordinamento per le malattie animali e del dipartimento per la sanità veterinaria presso il ministero della Salute. Previsto anche il potenziamento dell’attività veterinaria e dei controlli, anche attraverso il potenziamento dei nuclei dei carabinieri della sanità. Intanto, fra sette giorni, le carni di pollame porteranno la nuova etichettatura, misura contenuta nel provvedimento del ministero approvato lo scorso 16 settembre.

Fonte:
Il Sole 24Ore
A .Ser.
14/10/2005