Soldi e manodopera a basso costo: Sarno invita a investire in Brasile
09/01/2009
Gli imprenditori campani dovrebbero guardare con più attenzione al Brasile, un Paese che offre grandi opportunità. un’opportunità per le E’ l’appello che lancia Silvio Sarno, presidente dell’Unione industriali di Avellino, che traccia un bilancio della missione organizzata da Confindustria, Ice e Abi nel Paese sudamerciano. La trasferta ha permesso a 250 imprenditori italiani, accompagnati dal presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo e dal ministro delle Attività produttive Claudio Scajola, di conoscere la realtà imprenditoriale brasiliana.
E’ un bilancio positivo quello di Silvio Sarno, presidente di Unindustria Avellino, in merito alla missione in Brasile organizzata da Confindustria, Ice e Abi. Duecentocinquanta industriali italiani hanno avuto circa 2 mila incontri bilaterali con operatori locali per conoscere la realtà dei tre più importanti distretti industriali brasiliani (Belo Horizonte, San Paolo e Porto Alegre). Tra questi, appunto, Sarno, presente anche con la sua azienda, la Calcestruzzi Irpini. In rappresentanza della Campania sono partiti anche Gianni Punzo, presidente del Cis-Interporto, le Cantine Caputo, azienda vinicola del casertano e la Tubifor, azienda di Padula, in provincia di Salerno, produttrice di tubi flessibili. “In Brasile c’è una presenza storica delle grandi industrie italiane — commenta Sarno — come la Pirelli, la Telecom, la Eni. E proprio nel corso della missione sono stati festeggiati i trent’anni di attività di Fiat in Brasile”. Ma il Paese presenta ottime opportunità anche per le Pmi, che rappresentano per il 97 per cento il tessuto economico campano “E’ un territorio strategico per l’apertura di nuove aziende e le delocalizzazioni – spiega ancora Sarno – è un paese giovane, con un terzo della popolazione tra i 18 e i 25 anni ad alta scolarizzazione, un bacino di forza lavoro qualificata”. E i numeri gli danno ragione: nell’ultimo biennio il Brasile denuncia tassi di crescita medi del 4 per cento e secondo uno studio realizzato da Sace e Oxford Economic Forecasting, per il 2006-2009 le vendite italiane in Brasile saliranno di circa l’8 per cento. Oltre alle prospettive di crescita ad aiutare gli imprenditori ci sono anche “un minor costo del denaro e un regime fiscale meno gravoso del nostro. Sono convinto – aggiunge Sarno – che anche grazie ai buoni rapporti con il governo locale in Brasile si possano fare grandi cose. Voglio poi sottolineare l’esempio dato da questi 250 imprenditori e da Montezemolo volati in America Latina per svolgere il loro lavoro di imprenditori durante una campagna elettorale in cui si è cercato di strumentalizzare Confindustria”.
Fonte:
Il Denaro.it
c.f.