Skype fa le prove tecniche di tv, mentre Google prepara il cellulare gratuito

09/01/2009

Che il mondo dell’Information Tecnology sia in fermento non è una grossa novità, ma quando anche semplici rumors riguardano Google e Skype, due dei principali artefici dei cambiamenti degli ultimi anni, è sempre bene prestare una certa attenzione.

La notizia più appetitosa riguarda Skype: Janus Friis, co-fondatore insieme a Nicklas Zennstrom della compagnia che ha inventato il software VoIP più famoso al mondo, in un’intervista al Financial Times ha annunciato il lancio per il 2007 di un servizio di televisione peer-to-peer. I due soci, dopo aver venduto lo scorso anno il loro prodotto a e-Bay per 2,6 miliardi di dollari, hanno investito parte dei propri guadagni nella realizzazione della fase beta di questo servizio, denominata “The Venice Project” , sinora testata da circa 6.000 utenti.

Soddisfatti dei risultati di questa fase preliminare, Friis e Zennstrom hanno ora deciso di fare sul serio, sicuri che il servizio possa interessare “milioni di persone”. “Quando tre anni fa abbiamo lanciato Skype – ha detto Friis nell’intervista – la banda larga era estremamente matura per la comunicazione, e oggi è la stessa cosa per il video: ora ci sono le condizioni per fare tv su Internet davvero bene”. Secondo il Financial Times la di tv Skype avrà una programmazione televisiva personalizzata, gestita cioè direttamente dai personal computer degli utenti, che avranno a disposizione canali televisivi veri e propri e non solo video amatoriali (come YouTube).

L’altra notizia sembra invece confermare la volontà di espansione a tutto campo del motore di ricerca più famoso del mondo: secondo uno scoop del quotidiano inglese The Observer, Google sarebbe in trattative con la compagnia telefonica Orange (controllata da France Telecom) per il lancio di un cellulare targato “doppia G”. Il punto di forza di Googlephone, come è già stato ribattezzato, sarebbero ovviamente i servizi dello stesso motore di ricerca (Gmail, Google Maps, YouTube), adattati e ottimizzati per la telefonia mobile.

Se poi si dà credito a quando dichiarato recentemente da Eric Schmidt, CEO di Google, che si è detto convinto che gli utenti dei cellulari potrebbero coprire il costo dei propri telefoni semplicemente accettando di ricevere pubblicità, è logico pensare che un ipotetico Google Phone potrebbe muoversi su questa strada. Orange e Google non hanno confermato le rivelazioni dell’Observer, anche se un portavoce della compagnia di Mountain View ha confermato l’interesse di Google per il mondo della telefonia mobile.

Fonte:
Il Sole 24 Ore
Gianluigi Torchiani