“Sistema Italia”: L’ultima iniziativa del Console Marsilli

09/01/2009

SAN PAOLO aise – Il rilancio del “Sistema Italia” in Brasile è una delle ultime iniziative lanciate dal Console Generale d’Italia a San Paolo Marco Marsilli.

È per questo che l’8 maggio scorso, nella sede del Circolo Italiano, Marsilli ha invitato ad una colazione di lavoro tutte le forze vive della comunità, tra cui i vice consoli onorari della circoscrizione consolare, un territorio vasto, che comprende, oltre allo Stato di San Paolo, Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, Acre e Rondonia.

Tra i presenti, Marzio Arcari e Francesco Paternò, vice presidente e segretario generale della Camera di Commercio Italo-Brasiliana; il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Fiorella Arrobbio Piras; il direttore dell’ICE, Riccardo Landi; Antonio Laspro, CGIE, e Presidente del Patronato Enasco; il giornalista Bruno Giovannetti, per vent’anni addetto-stampa del Consolato Generale di San Paolo.

“Con l’elezione di Edoardo Pollastri al Senato della Repubblica – ha riferito il Console Generale nel suo intervento – è arrivato il momento di rilanciare il Sistema Italia in tutto il Brasile”. Necessario per il diplomatico, “coinvolgere nella brillante impresa anche le città dell’interno, dove occorre un maggiore collegamento, una più efficace azione di presenza”. “Naturalmente – ha concluso – conto sul vostro appoggio e la vostra collaborazione”.
“C’è tanta ricchezza nell’interno del Brasile – ha dichiarato all’Aise Bruno Giovanetti – e quanto ai circa 130 anni dell’emigrazione italiana, da impallidire.

In Brasile trovi di tutto: chiese con dipinti di artisti italiani, affreschi, quadri: a Campinas, Sorocaba, Piracicaba, dappertutto”. “Vale la pena seguire l’iniziativa del Console Generale – ha concluso – anche per conservare la memoria storica di chi ci ha proceduto”.

Un commento lo ha rilasciato anche Laspro, che, definendo l’iniziativa del console “splendida”, ha affermato che “deve essere divulgata e appoggiata da tutti gli italo-brasiliani, specialmente dopo che siamo diventati, anche noi all’estero, cittadini di serie “A” con il tanto sospirato voto. Dobbiamo veramente rimboccarci le maniche – ha concluso – anche per dimostrare al nostro Paese che il Brasile non è secondo a nessuno”.

Fonte:
alberto fuscoaise