Sfida al petrolio, l’energia nasce dal mais

09/01/2009

AGI) – Roma, 1 ago. – Dopo il Brasile, altri paesi si lanciano nei biocarburanti: inquinano poco e costano meno della benzina.

Un paio di anni fa, quando il costo del petrolio inizio’ la sua impennata, Joel Rosado non ci penso’ due volte: proprietario di un servizio di aereo-taxi in Brasile, doveva fare il possibile per contenere i costi del carburante. Si rivolse – racconta Repubblica – alla Embraer, casa produttrice di aerei, per ordinare l’ultimo modello di monopropulsore Ipanema, che vola a etanolo, una forma di alcol distillato dallo zucchero di canna.

Ora, sull’esempio partito dal Brasile, altri paesi studiano la produzione di bio-carburante e – annuncia il quotidiano diretto da Ezio Mauro – la scommessa piu’ grande e’ quella relativa al grano. Con un particolare processo di produzione, il grano si trasforma in etanolo.

L’Unione europea ha iniziato a pagare agli agricoltori 45 euro per ogni ettaro riconvertito alla coltura di prodotti utili per fare il bio-carburante; l’obiettivo della Ue e’ usare il 6% di bio-carburante dal 2010. I giganti Shell e DuPont hanno intanto avviato ricerche in questo senso e – riferisce il Corriere della Sera – Shell e’ gia’ diventata il maggior distributore di etanolo. Gli agricoltori sono entusiasti, gli ambientalisti anche. L'”Oro verde” – afferma il quotidiano di via Solferino – potrebbe preso sostituire il piu’ costoso e inquinante oro nero.

Fonte:
L’Espresso
2/8/2005