Scuola, sul caro libri ora indaga l’Antitrust
09/01/2009
La Guardia di Finanza effettuerà verifiche in otto città
Nel mirino l’andamento dei prezzi dei libri delle scuole superiori negli ultimi tre anni. I consumatori denunciano aumenti eccessivi
ROMA – L’Antitrust ha chiesto alla Guardia di Finanza di verificare l’andamento dei prezzi dei libri delle scuole secondarie superiori negli ultimi tre anni in otto grandi città: Milano, Roma, Napoli, Torino, Palermo, Bologna, Bari e Verona. La decisione è stata presa lunedì, nel corso di una riunione tecnica presieduta dal segretario generale Luigi Fiorentino. Un’iniziativa del genere era stata preannunciata dal presidente dell’Autorità, Antonio Catricalà. Solo dopo questa prima verifica, l’Antitrust deciderà se aprire una pre-istruttoria sull’aumento dei prezzi dei libri denunciato nei giorni scorsi dai consumatori. Una nuova riunione è prevista per il 6 settembre.
Con le indagini della Guardia di Finanza (chiamata a realizzare una serie storica dei prezzi dei libri usati nella scuola secondaria superiore) l’Autorità vuole verificare se c’è in atto un’azione concertata dalle case editrici o, invece, se si tratta di una distorsione del mercato legata, per esempio, a una cattiva distribuzione commerciale o a problemi regolamentari.
«Contiamo molto su questo intervento perché dal prossimo anno saranno fissati ed entreranno in vigore tetti di spesa anche per i libri scolastici delle scuole secondarie di secondo grado, una volta terminato il lavoro della commissione ad hoc istituita» ha detto il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni.
Il settore dell’editoria scolastica già in passato aveva visto impegnata l’Autorità garante per la concorrenza: nel 2001 l’Antitrust era intervenuta con una segnalazione al Parlamento, mentre nel 1997 era stata avviata un’istruttoria nei confronti dell’associazione degli editori. Le Fiamme Gialle concentreranno l’attenzione sui tre testi fondamentali utilizzati nei licei classici, scientifici e negli istituti tecnici. Se emergessero profili problematici, si passerà dall’esame informale a una fase pre-istruttoria, altrimenti l’esame si potrebbe concludere con una semplice segnalazione.
A lanciare l’allarme sul caro-libri scolastici erano state nei giorni scorsi le associazioni dei consumatori, secondo i cui calcoli le famiglie si troveranno a spendere in libri scolastici intorno a 320 euro per figlio, a causa di un aumento del 5% rispetto al 2006.
Fonte:
Corriere della Sera
27 agosto 2007