Sapori brasiliani al salone italiano del gusto

10/10/2008

Anche il Brasile sarà presente al “Salone del gusto“, in svolgimento a Torino dal 23 al 27 ottobre presso Lingotto fiere, organizzato da Slow Food. Al suo interno, si terrà la terza edizione di “Terra madre“, happening della rete di ristorazione mondiale che riunisce gli operatori dell’intera catena del cibo, impegnati a «promuovere una produzione alimentare locale, sostenibile e rispettosa dei metodi ereditati e consolidati nel tempo», come recita il manifesto della rassegna (nella foto, il logo). Sarà un’occasione di incontro tra il pubblico che interverrà al salone e gli addetti ai lavori di questa grande comunità alimentare solidale.

Presso le sale “CittaSlow” e “Gialla” verranno tenute alcune conferenze su temi che andranno dalla sicurezza alimentare alla biopirateria. Venerdì 24 ottobre alle 15, ad esempio, rappresentanti del ministero dello Sviluppo agricolo brasiliano interverranno su «esperienze della rete delle comunità del cibo e dei presìdi in Brasile». Tra i partecipanti Humberto Oliveira, segretario allo Sviluppo territoriale del dicastero, Jussara Dantas, responsabile presidio Slow Food dell’umbu e Adriano Martins da Silva, coordinatore comunità dei produttori brasiliani di succo di mandarino.

Il cibo, oltre che oggetto di dibattiti e tavole rotonde, sarà ovviamente al centro di degustazioni e momenti conviviali lungo tutto l’arco della rassegna. La gastronomia brasiliana sarà molto ben rappresentata e i visitatori della fiera potranno approfittare della presenza di alcuni tra i più stimati maestri di cucina verdeoro, tutti impegnati nella valorizzazione dei prodotti del territorio. Il coordinatore della “seleção” culinaria brasiliana sarà lo chef Francisco Ansiliero del “Don Francisco restaurante” di Brasília (Df). In arrivo cuochi da Jandaíra (Rn), Tiradentes e Montes claros (Mg), Pirenópolis (Go), Belém (Pa), Fortaleza (Ce) e Florianópolis (Sc). Oltre che da Rio de janeiro, Salvador de Bahia e São Paulo.

Interessante anche la partecipazione di molte comunità dedicate alla preservazione della frutta brasiliana, tra cui quelle del guaraná nativo “Sateré Mawé”, del palmito “Jussara” (formata da esponenti di duecento tribù indigene), del pinhão “Serra Catarinense”, dell’uva da vino “Goethe” sempre di Santa Catarina, della frutta amazzonica del sud-est del Pará, dei produttori rurali del pequi di Japonvar (Mg) e del quilombo (comunità di discendenti di schiavi liberati) dei raccoglitori di mangaba del Sergipe.

Per ogni informazione: http://www.salonedelgusto.it.

A chi sarà a Torino, bom apetite!

Fonte:
Musibrasil
(Carolina Virgilio)