San Marzano, pomodoro made in Brasile
09/01/2009
DELEGAZIONE DEL MERCOSUR IN MISSIONE NELLE AZIENDE AGRICOLE E CONSERVIERE SALERNITANE
di Diletta De Sio
Entro pochi mesi coltivazioni del pomodoro San Marzano saranno impiantate in Brasile, Ecuador, Messico e Columbia. L’emigrazione del tipico prodotto dell’Agro sarnese nocerino è una prima risposta al crescente interesse da parte del sud America alla compatibilità microclimatica tra i suoi territori e l’ortofrutta campana, e viene definita ieri nell’ambito di un’intesa tra una delegazione di produttori latino-americani e la Provincia di Salerno. Il progetto fa parte del programma di cooperazione internazionale curato dall’associazione Bre Archimede. La delegazione è impegnata, fino a domani, in un fitto programma di visite alle aziende agricole, centri di ricerca, industria conserviere, strutture logistiche.
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Imprenditori e rappresentanti delle organizzazioni produttive nel settore dell’ortofrutta sudamericane, arrivati ieri mattina a Salerno, su iniziativa dell’associazione Bre Archimede, per un tour tra le case più rappresentative dell’agroalimentare, visitano la Finagricola di Battipaglia, l’Istituto sperimentale per l’orticoltura di Pontecagnano e la Stazione sperimentale Conserve vegetali di Pagani.
Il loro interesse verso i prodotti agroalimentari tipici della provincia, ed in particolare del pomodoro San Marzano, giustificato da un’affinità microclimatica dei terreni dei quattro Paesi latinoamericani, si traduce in una richiesta formalizzata ieri nel corso di un incontro all’Amministrazione provinciale di Salerno.
Nel corso dell’incontro a Palazzo Sant’Agostino con l’assessore all’Agricoltura Corrado Martinangelo la delegazione richiede la disponibilità, tramite l’Ente, di poter esportare nei rispettivi Paesi, tecniche di coltura, competenze e tecnologia per la trasformazione agroalimentare, in grado di produrre in loco il tradizionale pomodoro dell’Agro sarnese. Il progetto rientra nell’ambito dei programmi di cooperazione internazionale curati dall’associazione Bre Archimede.
“Non è nostra intenzione dare spazio a progetti controproducenti per l’economia salernitana e della campania — chiarisce Martinangelo -. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare scambi commerciali e d’impresa con questi Paesi. Penso al trasferimento di know how, di tecnologie, del nostro sistema di packaging”. Si tratta di aree in cui gli impianti produttivi non hanno ancora subito ammodernamenti tali da determinare una svolta nell’economia: “qui restano pressocchè sconosciute le nuove tecniche di confezionamento – aggiunge l’assessore – pur esistendo vasti territori con una forte somiglianza climatica con l’Italia. L’interesse della provincia di Salerno è anche legato all’export di primizie come fragole e pesche”.
Il San Marzano non è l’unico oggetto di desiderio dei produttori internazionali: a fine anno Salerno ospiterà la prima convention mondiale sulla mozzarella di bufala, alimento che paesi come il Brasile stanno tentando di importare ricreando in caseifici sperimentali le condizioni ambientali della Campania. Il meeting ha l’obiettivo di difendere la tipicità del podotto.
4-05-2005
Il Denaro.it