Sacconi: meno lavoro, meno salari per salvare occupazione

22/12/2008

MILANO (Reuters) – Per salvare i posti di lavoro messi a rischio dalla crisi economica il governo pensa a meno ore di lavoro e meno salari.

Un progetto che, secondo il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, si deve inscrivere in un patto fra governo, Regioni e parti sociali per ancorare il lavoro alle imprese.

"Si può andare in cassa integrazione per una parte della settimana e lavorare per la restante. Ma penso anche ai contratti di solidarietà", ha detto Sacconi in un'intervista a La Repubblica.

Meno lavoro significa anche salari inferiori "ma non dimentichiamoci che ci sarà l'integrazione del sostegno al reddito", sottolinea il ministro.

Allo stesso tempo il governo vuole anche evitare che la cassa integrazione diventi un sistema di "self service" a cui le aziende fanno ricorso come ad "un rubinetto sempre aperto", deresponsabilizzandole nei confronti del proprio capitale umano.

"Il nostro obiettivo, ripeto, è quello di ancorare le persone alla dimensione produttiva. Per farlo serve un accordo di straordinaria e leale collaborazione con le Regioni e poi con le parti sociali: un patto per proteggere le persone", spiega.

Il ministro ha detto, infine, che per vigilare sulla concessione della cassa integrazione si sta studiando l'istituzione di un'unità di crisi del ministero del Lavoro collegata, per la parte di sua competenza, con il dicastero dello Sviluppo Economico.

Fonte:
Reuters Italia