Roma 2024, l’Italia ci crede; Renzi: “Ci sono le condizioni per farcela”

15/12/2015

Il premier ribadisce entusiasmo e convinzione per la candidatura della Capitale intervenendo alla cerimonia di consegna dei Collari d'Oro: "La rivale è Parigi, ma ce la giocheremo a tutti i livelli se ognuno fa la sua parte". Malagò: "Onorati della fiducia che l'Esecutivo ha dimostrato fin dall'inizio". Montezemolo: "Ci aspettiamo dal governo sostegno, a ogni appuntamento internazionale. Siamo in grado di vincere queste Olimpiadi"

ROMA – Una sfida difficile sì, ma da affrontare tutti insieme, con la consapevolezza di potercela fare. L’Italia è scesa in campo con la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024 e intende giocarsi fino in fondo le proprie carte. E’ il messaggio lanciato all’unisono dai vertici dello sport, ma anche da quelli istituzionali (a raccogliere l’invito al sostegno da parte del comitato promotore), in occasione della cerimonia di consegna dei Collari d’Oro alla Casa d’Armi del Foro Italico, la massima onorificenza nel mondo dello sport.

RENZI: “CE LA GIOCHEREMO A TUTTI I LIVELLI, POSSIAMO FARCELA”– Dunque nessun ripensamento, anzi. E a ribadirlo con convinzione è il presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Certo che si va avanti. Non abbiamo vinto ancora niente ma un po’ dei nostri concorrenti hanno già abbandonato – le parole del premier su Roma 2024 – L’anno scorso il problema era Boston, intanto Boston si è ritirata. Ce la giocheremo a tutti i livelli, se non ce la faremo avremo restituito progettualità importante a questo settore. Il logo presentato ieri è strepitoso, Se tutti insieme faremo la nostra parte, la partita delle Olimpiadi sarà preziosa per gli italiani oltre che per lo sport. Le Olimpiadi le vinciamo, io dico che possiamo farcela. Lo sappiamo, la rivale è Parigi, ma io ci credo. Secondo me ci sono tutte le condizioni per farcela. Io allora sarò a fare il tifo. Da qui al 2016 controlliamo che gli impianti partano, perché così diamo un segnale di speranza ai giovani”. Quindi Renzi nel suo discorso ha toccato anche temi di attualità, come la minaccia terroristica. “E’ importante che l’Italia si faccia sentire negli scenari internazionali, ma accanto alla risposta diplomatica e militare serve una risposta che tenga insieme cultura, valori e sport – ha sottolineato il Presidente del consiglio -. Per ogni centesimo investito in sicurezza serve un investimento in cultura ed educazione. E serve la tutela dei nostri valori anche nelle nostre periferie. Lo sport è il più straordinario veicolo di socialità. L’Italia non vuole rassegnarsi a rinchiudersi in casa per la paura, vuole vivere con gioia e anche lo sport è un modo di dire no alla paura”. Poi rivolto agli atleti, Renzi ha aggiunto: “non sentitevi in un mondo a parte, lo sport è parte costitutiva dell’identità italiana. E’ bello per chi rappresenta le istituzioni gioire quando voi vincete, perché quando vincete voi vince l’Italia”. Non poteva mancare un accenno pure all’impiantistica sportiva. “Accanto ai grandi risultati, ai grandi eventi, bisogna investire nelle periferie. Sugli impianti sportivi cento milioni li abbiamo messi, ci fidiamo del Coni, voi sapete meglio di noi che cosa serve, e voi potete trovare l’equilibrio necessario. Noi – l’impegno di Renzi – come governo mettiamo i denari necessari”.

MALAGO’: “SPORT NON SI LASCIA STRUMENTALIZZARE DA NESSUNO” – Direttamente al premier si è rivolto Giovanni Malagò all’inizio del suo discorso. “Matteo, per noi sei stato fondamentale in tutto questo percorso della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, così come lo è stato l’apporto del presidente della Repubblica, che domani ci darà l’onore di ricevere tutti i campioni del mondo della stagione in corso – ha detto il presidente del Coni – Il nostro mondo non si lascia strumentalizzare da nessuno, non sopportiamo di essere tirati per la giacca e non ci facciamo mettere il cappello sulla testa, ma siamo molto grati e riconoscenti a chi dimostra di avere attenzione alle nostre istanze ed esigenze. E siamo onorati della fiducia che l’Esecutivo ha dimostrato fin dall’inizio del suo percorso”. Quindi un annuncio legato ai prossimi Giochi brasiliani: “Il 3 agosto inaugureremo Casa Italia a Rio, alla presenza del presidente del Consiglio”, ha ufficializzato Malagò, in vista delle Olimpiadi, al via il 5 agosto 2016. E poi il numero uno dello sport italiano ha consegnato al Presidente del consiglio la divisa degli azzurri firmata Giorgio Armani personalizzata, con sulle spalle della maglia la scritta Renzi.

MONTEZEMOLO: “PREMIER CONTINUI A SOSTENERCI, POSSIAMO VINCERE” – Concetti espressi anche da Luca Cordero di Montezemolo, presidente del comitato promotore di Roma 2024. “Sono emozionato perché parlare di Olimpiadi è impegnativo. Grazie per il supporto di tutti, ce la stiamo mettendo tutta con grande passione, trasparenza e convinzione – ha dichiarato Montezemolo -. Sono convinto che Roma possa fare le più grandi Olimpiadi degli anni 2000. Abbiamo una bella squadra. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti i campioni dello sport, il successo di Expo è fondamentale come passaggio di testimone. L’assegnazione della Ryder Cup fa capire l’attenzione verso l’Italia, il campo sarà fondamentale per il golf anche alle Olimpiadi. Il prefetto ci è vicino, ci aspettiamo che il Premier ci porti sostegno in tutti gli impegni internazionali, come sta facendo. Abbiamo bisogno di crederci e sapere che Roma può vincere la sfida. Giochi 2024 e giubileo 2025 sarebbero un binomio storico”.

PESCANTE: “SERVE UNITA’ D’INTENTI, RYDER CUP LO DIMOSTRA” – Alla cerimonia al Foro Italico era presente anche Mario Pescante, membro del Cio ed ex presidente del Coni. “Olimpiadi? Per me sarebbe anche una rivincita, ho già sbattuto la testa, ma mi pare che le condizioni siano diverse, qui c’è il presidente del Consiglio che mi sembra anche più entusiasta di noi – evidenzia Pescante parlando con i cronisti -. Ieri l’assegnazione della Ryder Cup ha voluto dire moltissimo, è un messaggio di fiducia, per il resto sta a noi italiani. Può farcela questo Paese? Qui serve unità di intenti, insieme abbiamo delle possibilità, separati come al solito, meno male qualche buca comincia a ripararla perché era l’obbiezione maggiore, le nostre chance ce le abbiamo. La Ryder lo ha dimostrato, la fiducia nella organizzazione sportiva italiana c’è e il Paese deve essere unito a tutti i livelli, politico, di opinione pubblica, in quel modo la battaglia la possiamo fare”.
ARMANI: “COMMOSSO, COL TEMPO HO CAPITO CHE SPORT E’ COSA VERA” – Spazio per un intervento sul palco anche per Giorgio Armani, che ‘veste’ gli azzurri ed è impegnato nello sport anche come dirigente. “E’ quasi commovente vedere questi atleti. Quando ero giovane uscivamo dalla guerra e le palestre erano uno stanzone con la corda, il cavallo e il quadro svedese: poca roba. Piano piano ho apprezzato lo sport, ho capito che era una cosa vera. Nel tempo ho preso altre strade, ma mi sono ‘vendicato’ e ho cominciato a pensare allo sport dal mio punto di vista, vestendo gli sportivi, e anche spendendo un sacco di soldi con una squadra di basket. Grazie di avermi invitato. Sono orgoglioso – ha concluso il noto stilista – e un po’ commosso”.

 

 

Fonte: Repubblica