Rivista al ribasso la crescita brasiliana
22/08/2012
La crisi dell'Eurozona continua a erodere la crescita nelle grandi economie emergenti. Il Brasile non sfugge all'impatto e anzi a fine anno dovrebbe registrare un incremento del Pil davvero esiguo per i suoi standard. L'ultimo survey della banca centrale tra gli economisti di mercato e gli analisti finanziari registra infatti l'ennesima revisione delle stime: quest'anno il Prodotto interno lordo brasiliano dovrebbe registrare un incremento dell'1,75% contro l'1,8 previsto solo poche settimane fa. Resta invariata la proiezione relativa al 2013 (+4%).
L'accelerazione attesa per l'anno prossimo è dovuta essenzialmente a tre fattori: l'effetto del ciclo espansivo della politica monetaria, avviato esattamente un anno fa e probabilmente non ancora esaurito; un primo impatto del piano di investimenti in infrastrutture presentato nei giorni scorsi; l'atteso miglioramento della congiuntura nella zona euro.
Il piano di Brasilia punta ad accrescere la competitività del sistema Paese attraverso il potenziamento della rete dei trasporti. I privati potranno costruire 10mila chilometri di ferrovie e 7.500 chilometri di strade federali attingendo a finanziamenti a tassi agevolati. Valore complessivo, l'equivalente di 53 miliardi di euro, ai quali si aggiungeranno altri progetti di sviluppo per porti e aeroporti. Il piano dovrebbe avere durata trentennale anche se oltre metà degli investimenti dovrebbe concentrarsi sui primi cinque anni proprio per dare maggior forza propulsiva alla ripresa economica.
Fonte:
Il Sole 24 Ore