Prodi vara la finanziaria leggera. Ma rinvia lo scontro a sinistra su pensioni e lavoro
09/01/2009
La Finanziaria “delle cento buone notizie” è stata approvata dal Consiglio dei ministri a notte fonda. Ma i provvedimenti a più alto rischio politico – il pacchetto welfare che comprende le pensioni e le norme sul lavoro – sono rinviati di due settimane. Un modo per tentare, nel frattempo, di ricucire i dissensi con la sinistra dell’Unione; ma che tuttavia ha lasciato intatto lo scontento dei moderati.
In attesa di questa ulteriore resa dei conti, la Finanziaria propriamente detta ha incassato l’unanimità del governo. Un documento di 73 pagine, la cui bozza è stata sottoposta fino all’ultimo a ritocchi e cancellature. Si tratta comunque di un intervento complessivo da 11,5 miliardi di euro, leggero appunto, i cui punti principali sono:
1) aumenta la detrazione Ici sulla prima casa, fino a un massimo di 200 euro che si somma agli attuali 103. Ma questo beneficio, come ha spiegato Romano Prodi alle 4 di notte, non riguarderà tutti i contribuenti ma solo quelli con reddito complessivo lordo fino a 50.000 euro. La misura si applicherà a partire dal 2008.
2) analogamente c’è uno sconto fiscale per chi abita in affitto: di 150 euro per chi ha un reddito imponibile fine a 30.987; di 300 euro per gli imponibili fino a 15.443.
3) per le società, l’Ires scenderà dal 33 al 28%, e l’Ires dal 4,25 al 3,9%. Le mini-imprese che fatturano fino a 30.000 euro non dovranno più pagare l’Irap e non avranno obbligo di partita Iva, sostituite da un imposta pari al 20% del fatturato, detratti i costi.
4) da subito, cioè entro dicembre con un decreto collegato, arriverà un bonus di 150 euro per i redditi minimi.
5) il decreto, di 7,5 miliardi, conterrà anche il ripianamento del deficit di Ferrovie e Anas, 500 milioni per la metropolitana di Roma (e 150 per quella di Milano) oltre a un credito d’imposta per la ricerca che sale dal 15 al 40% ed a 150 milioni per la scuola.
6) Con i soldi per le Ferrovie, il sottosegretario Enrico Letta promette “1000 treni per i pendolari”.
7) Due miliardi e mezzo serviranno per finanziare il contratto degli statali. Dalle norme sul pubblico impiego saltano invece i tagli annunciati: dovevano essere del 5% per gli organici dei dipendenti, e del 10 per i dirigenti, da attuare attraverso il turn over.
8) Negli uffici pubblici scatterà l’obbligo di comunicare via Internet. Niente telefonate ma Voip, con programma tipo Skype. Non si attendono miracoli: 25 milioni di risparmi nel 2008 e da lì a crescere. Ma il tutto è legato “alla scadenza dei contratti in essere”.
9) Il via alla tv digitale è posticipato dal 2008 al 2012. Di conseguenza niente bonus per rottamare i vecchi apparecchi.
10) Infine i consueti finanziamenti a pioggia per enti e infrastrutture: 24 milioni per taxi ecologici, 20 per “zone di confine”, 75 per collegamenti tra Calabria e Sicilia, 40 per l’istituto Gaslini di Genova. Tre milioni vanno all’European Brain Research della senatrice a vita Rita Levi Montalcini. Ne fa le spese il restauro della campana di Rovereto, che aveva chiesto 300 mila euro. Si salva il Mose di Venezia, rifinanziato con 230 milioni nonostante il parere avverso di Rifondazione e Verdi. Sconfitto Francesco Rutelli, che voleva 150 milioni per i festeggiamenti (nel 2011) dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
In definitiva: una Finanziaria di redistribuzione, più consistente per le imprese, e in misura minore per i redditi medio-bassi. Ma tutti i problemi politici più scottanti sono rinviati di qualche settimana o di qualche mese. Tra questi, oltre a pensioni e lavoro, c’è anche la ridefinizione delle tasse sulle rendite finanziarie, cioè quello che si paga sugli interessi di azioni, obbligazioni e titoli di Stato. La sinistra voleva l’aumento subito, dal 12,5 al 20%, come da programma dell’Unione. Prodi ha detto no, “in attesa di tempi migliori”. Diversamente, sarebbe stato impallinato dai moderati. In realtà qualcosa c’è già: un aumento dal 12,5 al 18,5% per le imprese che incassano plusvalenze e dividendi. Il governo la presenta come una partita di giro, ma il punto è da chiarire.
Fonte:
Panorama