Prodi: ”Servirebbe il voto anticipato”

09/01/2009

Il leader dell’Unione: ”Se vinciamo non cancelleremo tutto, solo leggi ad personam e palesi ingiustizie”. E sulle primarie spiega: ”La sfida è con Bertinotti”
Cernobbio – 3 sett. (Adnkronos/Ign) – ”Il Paese avrebbe bisogno di elezioni anticipate, quindi non penso che ci saranno”. Il leader del centrosinistra, Romano Prodi, ospite del tradizionale meeting di Cernobbio del mondo politico e imprenditoriale, chiede una svolta subito e ritiene che andare al voto a breve sia una scelta necessaria. ”Avevo proposto di andare ad elezioni la primavera scorsa -ricorda il Professore bolognese – stiamo perdendo tempo, con il paese che soffre: la situazione è ancora piu’ negativa”. Prodi ha poi citato l’esempio tedesco: ”in Germania -ha detto – hanno deciso in pochi giorni di anticipare le consultazioni, con una decisone molto semplice”, prendendo cioe’ atto della difficoltà dell’esecutivo a prendere decisioni. ”Me lo sarei aspetto anche qui -prosegue Prodi- invece si preferisce andare avanti così, con il ddl risparmio che non fa passi avanti …”. Secondo Prodi, quella di andare ad elezioni anticipate ad ottobre è ”semplicemente una proposta di buon senso, ma come molte proposte di buon senso non penso che possa essere attuata”.

In caso di affermazione alle prossime elezioni il centrosinistra terrà, rassicura Prodi, un atteggiamento riformista. ”Non cancelleremo tutto, salvo le leggi ad personam e salvo le cose palesemente inique nei confronti della democrazia”. ”Il Paese -ha spiegato il Professore – non ha bisogno di strappi, né di contrapposizioni, ma di una linea riformista che va avanti nel tempo. Io non sono uno che fa condanne generali: potremo discutere punto per punto” su quali aspetti salvare e quali no. Comunque, ha spiegato ancora Prodi, l’eredità del presente governo ”globalmente è fortemente negativa”.

Ora però il primo traguardo sono le primarie che la coalizione si appresta ad avviare per scegliere il candidato premier da oppore al centrodestra. E su questo Prodi avverte che sarà il vincitore delle consultazioni interne allo schieramento a presentare il proprio programma (”che terrà naturalmente conto dei problemi della coalizione”). ”Bertinotti? – ha proseguito entrando nello specifico delle candidature – la gara è con lui: c’è una linea diversa, è chiaro che non è che poi si media sulle diverse tesi. Quando prevale una tesi, è il vincitore che presenta la propria piattaforma, che terrà conto dei problemi della coalizione, ma le primarie sono fatte apposta”. ”Chi vince fa il programma – ha spiegato ancora – a metà dicembre verrà sottoposto ad un’assemblea che lo approverà, oppure no, e poi verrà portato alle elezioni”. Per Prodi, ”il fatto che i candidati si moltiplichino è un bene. Ben venga Scalfarotto: le primarie sono primarie. Il bello è che uno si alza e dice ‘io me la sento’. I colleghi francesi si sono molto stupiti che votino anche i non iscritti al partito. Io ho fortemente voluto le primarie: se c’e’ il bipolarismo, c’è bisogno di dare ad una candidatura la forza della volontà popolare”.

Fonte:
IGN Politica
4/9/2005