Poste Italiane sarà anche operatore telefonico

09/01/2009

E tramite i suoi 14mila sportelli venderà i propri servizi. Stretto un accordo a tutto campo con Vodafone, da tempo disponibile a dare spazio ad un operatore mobile virtuale. Marchio e tariffe saranno quelli di Poste

Roma – Nessun dubbio: all’indomani dei primi rumors riportati da IlSole24Ore arrivano le conferme. Poste Italiane si appresta a diventare operatore mobile virtuale grazie ad una partnership con Vodafone. E questo si tradurrà nella possibilità per Poste di offrire marchio e tariffe propri attraverso la rete distributiva, 14mila sportelli la cui penetrazione sul territorio non potrà che giovare all’iniziativa.

Che sia proprio Vodafone il partner scelto da Poste non deve sorprendere. Di recente l’operatore aveva dichiarato dinanzi all’Autorità Antitrust di voler concludere un accordo con un operatore virtuale entro fine marzo. “Un accordo – aveva specificato Vodafone – giuridicamente vincolante, preparatorio o definitivo, avente ad oggetto la fornitura di servizi di accesso wholesale alla propria rete di comunicazione mobile presente in Italia”.

A definire tutti i dettagli di quello che qualcuno già legge come un terremoto in arrivo sul fronte tariffario sarà il Consiglio di amministrazione di Poste, che si riunirà oggi.

Quanto fatto trapelare da Poste rappresenta in realtà la concretizzazione di una tendenza che ha già visto avvicinarsi al mondo della telefonia soggetti della grande distribuzione: in prima fila, e a caccia di partnership risolutive, ci sono colossi come Coop, Conad, Auchan.

Queste realtà, che possono contare su una invidiabile presenza sul territorio, ambiscono ad accedere al mercato della telefonia mobile, al titolo di MVNO (operatore mobile virtuale) o almeno di ESP (Enhanced Service Provider), figura che si pone a metà strada tra l’operatore mobile reale e quello virtuale, che vende servizi a proprio nome ma appoggiandosi alla struttura di rete e amministrativa del partner.

Quando partirà Poste? Molte cose si sapranno oggi: non mancano gli ostacoli tecnici ma è certo che sia Agcom che Antitrust, condividendo peraltro l’orientamento del Ministro delle comunicazioni, vedono con favore l’ingresso di nuovi soggetti nel mercato mobile. In altri paesi, ricordano molti in queste ore, l’esplosione del fenomeno dei MVNO, lungi dal complicare la vita agli utenti, si è tradotto in un aumento decisivo della concorrenza e in una spinta al ribasso delle tariffe.

Fonte:
Punto Informatico
D.B.