Pirateria, Microsoft in campo con una nuova campagna di controlli

09/01/2009

Dal 2 novembre ispettori dell’azienda verificheranno la presenza di software illegale nei negozi dei rivenditori autorizzati. In una seconda fase, scatteranno eventuali sanzioni legali

Roma, 31 ott. (Ign) – Microsoft dà il via a una campagna di controlli contro la pirateria informatica. Fenomeno oramai consolidato, ha un impatto sull’intero ‘Sistema Paese’ considerevole, con un tasso del software non originale che raggiunge il 50% delle copie presenti. L’Italia si attesta così al secondo posto nella classifica europea meno rispettosi della proprietà intellettuale, con una perdita economica stimata sul miliardo e 200 milioni di euro l’anno.

Uno studio elaborato da IDC nel 2003 aveva stimato che se il nostro Paese riuscisse a ridurre di 10 punti percentuali il tasso di pirateria, i vantaggi sarebbero notevoli: una crescita economica di oltre 8 miliardi di euro, un aumento del fatturato per l’industria IT locale di oltre 6 miliardi di euro, più di 17.000 nuovi posti di lavoro e un incremento del gettito fiscale pari a 2 miliardi di euro.

Questi motivi hanno indotto il colosso di Redmond ad impegnarsi direttamente contro il fenomeno, avviando una nuova campagna di controlli sul canale, finalizzati non tanto a contrastare i comportamenti illegali, ma a diffondere presso i partner la consapevolezza che modalità lecite di vendita del software rappresentano non un limite ma un’opportunità in più per lo sviluppo del loro business e dell’intero settore.

Operativamente, la campagna partirà il 2 novembre e prevede azioni massicce di controllo su 2.500 rivenditori localizzati su tutto il territorio nazionale. Come nelle precedenti iniziative, tali controlli sono affidati a investigatori incaricati da Microsoft che si recheranno presso i rivenditori per richiedere offerte di software e verificarne così la conformità alle norme di legge e contrattuali.

Inoltre, la campagna offrirà ai rivenditori visitati, indipendentemente dall’esito del controllo, la possibilità di beneficiare di un programma di ingaggio specifico, che attraverso servizi e supporto qualificato da parte di Microsoft consentirà loro di sviluppare il proprio business in modo legale. La campagna prevederà in seguito una seconda ondata di controlli, che vedrà l’avvio di azioni legali nei confronti del rivenditore che venga ‘pizzicato’ con copie non regolari di prodotti Microsoft.

La campagna ha importanti sinergie con i programma Windows Genuine Advantage (WGA) e Office Validation Assistant (OVA), servizi che consentono ai clienti Microsoft di verificare se il software installato dal rivenditore sia regolare, garantendo loro, tra l’altro, di beneficiare di prodotti e di un supporto tecnico dedicati. Solo nell’ultimo trimestre più di un milione di clienti ha voluto verificare la regolarità del software installato, con il 30% delle installazioni rivelatesi irregolari. I programmi WGA e OVA danno quindi ai rivenditori la possibilità di fidelizzare i loro clienti attraverso un comportamento commerciale regolare che assicura il massimo valore per chi utilizza software originale.

Fonte:
IGN Cybernews
1/11/2005