Pil in frenata nell’Ue, Italia fanalino di coda
09/01/2009
Solo la Grecia peggio di noi: tra aprile e giugno il progresso è stato appena dello 0,1% (0,3% nel primo trimestre)
BRUXELLES – La crescita dell’economia europea rallenta. Tanto in Eurolandia (l’area, cioè, dei Paesi che adottano l’euro) quanto nell’intera Unione europea (27 Paesi). E l’Italia resta il fanalino di coda per la crescita del Pil nell’intera Unione europea. I dati di Eurostat confermano che nel secondo trimestre 2007 il Pil ha messo a segno un +0,3% nell’area dell’euro e un +0,5% nell’Ue a 27, contro lo 0,7% messo a segno nei primi tre mesi dell’anno in entrambe le aree. In Italia la crescita tra aprile e giugno è stato appena dello 0,1%, contro lo 0,3% del precedente trimestre. In Francia e Germania il Pil è cresciuto dello 0,3%, in Spagna dello 0,9%. Solo la Grecia ha fatto registrare una performance peggiore.
CONSUMI IN RIPRESA – Rispetto al secondo trimestre 2006 – spiega Eurostat – tra aprile e giugno di quest’anno il Pil di Eurolandia è cresciuto del 2,5%, quello del’Ue-27 del 2,8%, contro il 3,2% e il 3,3% del precedente trimestre. La frenata del Pil si è verificata nonostante una ripresa dei consumi delle famiglie, aumentati tra aprile e giugno dello 0,5% nell’area dell’euro e dello 0,6% nell’Ue-27 (dopo lo zero e lo 0,2% dei primi tre mesi dell’anno). A pesare sul rallentamento della crescita sono stati invece gli investimenti, calati dello 0,2% sia nell’eurozona sia nell’Ue-27 (dopo il 2% e l’1,9% di gennaio-marzo). Bene le esportazioni, cresciute dell’1,1% in Eurolandia e dello 0,7% nell’Ue-27 (contro lo 0,8% in entrambe le zone del primo trimestre), mentre un pò meno sono cresciute le importazioni (+0,6% nell’area dell’euro e +0,4% nell’Ue-27 contro lo 0,9% e l’1% del precedente trimestre).
Fonte:
Corriere della Sera
05 settembre 2007