Petrolio, Brasile rivendica blocchi assegnati in 2006, anche a Eni

02/09/2011

RIO DE JANEIRO, 1 settembre (Reuters) – Tutti i blocchi di esplorazione in acque profonde ad alto potenziale, vinti da alcune compagnie petrolifere che hanno partecipato all'ottavo round di offerte nel 2006, saranno rivendicati dallo Stato brasiliano.
Lo ha detto il ministro dell'Energia Edison Lobao.

L'ottava gara era stata sospesa a metà dall'ingiunzione di un tribunale nel 2006, dopo che alcune compagnie petrolifere, tra cui ENI, la compagnia nazionale Petrobras, la spagnola Repsol , l'indiana ONGC  e la norvegese Norsk Hydro, avevano regolarmente vinto blocchi con un valore potenziale di miliardi di dollari.

Lobao ha spiegato che, dal momento che il governo non ha mai firmato i contratti di concessione relativi a questa gara perchè non era stata completata del tutto, i risultati della prima parte dell'asta sono stati invalidati.

"Il Brasile onora in modo rigoroso i propri contratti, ma non è stato firmato un contratto di alcun tipo in relazione all'ottavo round, che il National Energy Policy Council ha deciso di non portare avanti ulteriormente" ha detto Lobao.

I dieci blocchi che sono stati vinti prima dell'interruzione dell'asta sono situati nella rinomata area "pre-sale" di Santos Basin.

Le ingiunzioni legali sono comuni prima delle gare brasiliane per le concessioni petrolifere. Spesso vengono annullate, alcune volte pochi minuti prima dell'asta.

Ma in questo caso l'ingiunzione della corte di sospendere l'asta è arrivata nel mezzo del round di offerte.

L'asta non è mai stata completata, e per diversi blocchi non sono mai state presentate delle offerte. 

 

Fonte:
Reuters Italia