«Per sei regioni aumenti di Irap e Irpef»
09/01/2009
Padoa Schioppa: «Per chi ha superato i limiti concordati di spesa sanitaria scatteranno aumenti automatici delle aliquote»
ROMA – Nessuna manovra-bis immediata, anche se non è possibile escluderla per il futuro. Ma aumenti immediati di Irap e Irpef per gli abitanti delle sei regioni che hanno sforato i limiti della spesa sanitaria. Le sei regioni sono la Liguria, il Lazio, l’Abruzzo, il Molise, la Campania e la Sicilia.
MANOVRA – «Quando il governo ha iniziato la sua attività mi sono chiesto se dovessi procedere a un intervento correttivo dei conti per l’anno in corso come fece Ciampi nel ’96. Ho concluso che è più opportuno non intervenire subito con strumenti legislativi ma rafforzare prima l’efficienza dei controlli sfruttando le possibilità della Finanziaria vigente». Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa, spiegando a Palazzo Chigi la direttiva per contenere la spese pubblica approvata dal Cdm e da lui proposta . «Procederò alla due diligence – ha aggiunto – e solo dopo questa analisi vedrò cosa fare».
SANITA’ E SPESA REGIONI – Il ministro dell’Economia ha poi aggiunto che «per 6 regioni che superano i limiti concordati di spesa sanitaria scatteranno aumenti automatici delle aliquote Irap e Irpef».
ANAS E FERROVIE – «Siamo consapevoli che la ripresa è quella che garantisce la solidità dei conti pubblici» ha sottolineato Padoa-Schioppa
Il governo valuterà nelle prossime settimane «se assicurare la continuità dei lavori per l’ Anas, con nuovi fondi» ha poi aggiunto il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa sostenendo che si è però nella «fase di analisi, dello sforzo conoscitivo». Il ministro ha anche ricordato che la scelta non è stata fatta e rimane anche l’altre opzione, cioè la «possibilità di applicare la drastica riduzione» dei fondi.
Per quanto riguarda i lavori in corso sulle Ferrovie Padoa Schioppa ha specificato che è «evidente l’esigenza che venga assicurata la continuità dei lavori. Ma lo sforzo conoscitivo non è ancora terminato. Siamo nella fase dell’analisi dello sforzo conoscitivo – ha detto Padoa-Schioppa – è bene separare il se e il come interventire».
Fonte:
Corriere della Sera
01 giugno 2006