Per i Paesi in via di sviluppo arriva l’Export helpdesk
09/01/2009
Per i Paesi in via di sviluppo arriva l’Export helpdesk, servizio targato Fao e Comunità europea per facilitare l’ingresso degli esportatori nei mercati dell’Unione europea.
Il servizio di assistenza on line presentato oggi, ma già operativo in forma sperimentale dal febbraio 2004, fornisce in rete informazioni complete su come esportare un prodotto nell’Unione.
«Questo progetto – dice Alexander Sarris, direttore della Divisione prodotti di base e commercio della Fao – contribuirà a rafforzare il partenariato strategico tra la Fao e la Commissione europea. Nell’ambito della nostra cooperazione in materia di prodotti agricoli di base e di facilitazioni del commercio, esso rappresenta un importante passo avanti».
Nella fase sperimentale il servizio è stato già utilizzato da 3.500 visitatori al giorno, ha ricevuto da 140 a 160 richieste di informazioni al mese e ha pubblicato nello spazio commerciale una media mensile di 100-120 domande e offerte.
«L’Export helpdesk – spiega Matthew Baldwin, direttore incaricato della Direzione generale per il commercio della Commissione europea – è una dimostrazione chiara della determinazione della Commissione europea di assistere i Paesi in via di sviluppo nei loro sforzi di integrarsi maggiormente nell’economia globale. Essi meritano di avere le stesse opportunità di competere nei mercati dell’Unione europea e il nostro helpdesk è concepito proprio per offrire per questo: offrire una serie di misure e di consigli pratici per aiutare gli esportatori dei Paesi in via di sviluppo a trarre beneficio dal nostro programma commerciale preferenziale».
Il servizio fornisce on line informazioni sui requisiti necessari per importare nell’Unione europea e nei singoli Paesi, precisa le tasse interne applicate in ogni Paese per ciascun tipo di prodotto. Illustra i regimi d’importazione preferenziali accordati ai Paesi in via di sviluppo, fornisce statistiche commerciali per l’Unione e per i singoli Paesi. Nella sezione “Spazio commerciale”, inoltre, gli esportatori dei Paesi in via di sviluppo possono entrare in contatto con gli importatori dell’Unione europea. Non mancano link ai siti di autorità dell’Unione e dei singoli Paesi, oltre a quelli di organizzazioni internazionali impegnate nelle operazioni commerciali e nella promozione del commercio. On line anche richieste d’informazioni in dettaglio sulle reali situazioni operative che si sono trovati di fronte gli esportatori.
Fonte:
IL Sole 24 Ore
Nicoletta Cottone
7/12/2005