Per Eni e Enel Colpo grosso in Russia

09/01/2009

EniNeftegaz, il consorzioformato dalle due società italiane (60% Eni e 40% Enel), ha vinto la gara per l’acquisizione del Lotto 2 nell’ambito della procedura per la liquidazione degli ex asset della Yukos, per un prezzo totale di circa 5,8 miliardi di dollari. Il lotto comprende il 100% di Arctic Gas, il 100% di Urengoil, il 100% di Neftegaztechnologia e il 20% di Gazprom Neft (che sarà di totale proprietà Eni), più altri asset minori che, è stato annunciato, verranno venduti o liquidati. Gli accordi prevedono anche un eventuale ruolo di Gazprom: le due società italiane hanno offerto al colosso russo un’opzione per acquisire il 51% di Arctic Gas, Urengoil e Neftegaztechnologia entro due anni.

Nel caso in cui fosse esercitata questa opzione, gli asset verrebbero gestiti attraverso una ‘joint venture’ tra Eni e Gazprom che avrebbe accesso alle tecnologie più avanzate di Eni. Inoltre Eni ha garantito a Gazprom l’opzione di acquisire il 20% delle azioni di Gazprom Neft “in qualunque momento entro i prossimi due anni a un prezzo di 3,7 miliardi di dollari, oltre ai costi inerenti al finanziamento dell’operazione”. Soddisfatti i vertici delle due società italiane protagoniste dell’operazione. “Questo accordo è un importante passo nella strategia di Eni di assicurarsi accesso a riserve in Paesi leader nella produzione di idrocarburi”, ha commentato Paolo Scaroni amministratore delegato di Eni, “e dimostra la capacità di Eni di capitalizzare sulla propria posizione strategica nel midstream e downstream del gas per supportare l’espansione delle proprie attività upstream”.

Secondo Fulvio Conti, ad di Enel, il successo “è anche il frutto della capacità delle aziende italiane di fare sistema e cogliere le occasioni di crescita all’estero”. In questo modo la società elettrica, già impegnata nell’acquisizione della spagnola Endesa, “rafforza ulteriormente la sua strategia di crescita all’estero entrando per la prima volta nell’upstream del gas”.

Fonte:
Agi