Padoa-Schioppa: «Pil +1,6% nel 2006»

09/01/2009

ROMA – Il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa , prevede che il pil italiano crescerà dell’1,6% quest’anno, «con un marginale incremento rispetto all’1,5% fissato nel Dpef».

Il numero uno di via XX Settembre ha fornito la sua stima nel corso di un intervento presso l’Imfc, braccio operativo del Fmi (il Fondo monetario internazionale), durante il quale ha riconfermato l’intenzione del governo di portare il rapporto tra deficit e pil sotto il 3% nel 2007 e ricordato i 35 miliardi di manovra indicati nel documento di programmazione approvato dal Parlamento nel luglio scorso.

RAPPORTO DEFICIT-PIL SOTTO IL 3% NEL 2007 – Padoa-Schioppa ha anche indicato che il rapporto tra deficit e pil scenderà «ad almeno al 4% nel 2006 dal 4,1% del 2005». Il rapporto tra debito e pil «rimarrà sotto il 108%» quest’anno. «Il governo italiano – ha affermato il Ministro – è impegnato a ridurre il rapporto tra deficit e pil sotto il 3% nel 2007, con una riduzione aggiustata per il ciclo pari all’1,6% tra 2006 e 2007, e a portare il rapporto tra debito e pil sotto il 100% nel 2011.

Il Dpef stabilisce un totale di 35 miliardi di euro (2,3% del pil) in tagli alle spese e maggiori entrate e 15 miliardi (1% del pil) in spese per politiche di sviluppo nel 2007. Il consolidamento di bilancio netto ammonta a 20 miliardi (1,3% del pil). Le misure, ha avvertito Padoa-Schioppa, «avranno un effetto negativo temporaneo sulla crescita del pil nel 2007. L’effetto positivo emergerà gradualmente dopo, elevando il potenziale di crescita». In generale, il ministro si è mostrato piuttosto ottimista sugli andamenti economici. »Sta proseguendo una ripresa della domanda domestica. I consumi beneficeranno dell’atteso aumento del reddito reale disponibile«. Inoltre, l’inflazione resta bassa anche grazie alle liberalizzazioni nei settori dei beni e dei servizi. In ripresa appaiono anche le esportazioni, anche se il contributo della domanda esterna alla crescita rimarrà vicino alllo zero nel 2006 e diventerà «leggermente negativo a causa delle maggiori importazioni». Buone notizie dal mercato del lavoro con l’occupazione in crescita dello 0,6% quest’anno dopo la contrazione dello 0,4% registrata nel 2005.

Fonte:
Corriere della Sera
17 settembre 2006