Outdoor Camp
28/08/2015
A lezione di street art con in cattedra i principali protagonisti dell'arte urbana della scena italiana e mondiale. È il "campo estivo" del festival Outdoor: al via martedì 1 settembre proseguirà per due settimane. Le "aule" saranno i tre ettari di ruderi urbani dell'ex Caserma di via Guido Reni, e gli insegnanti saranno sette street artist provenienti da Italia, Norvegia, Spagna, Francia e Brasile. Il festival vero e proprio sarà ad ottobre, quando quindici artisti trasformeranno la caserma in temporary museum. "Con il "camp" al via a giorni, i giovani talenti e gli appassionati di street art – spiega Francesco Dobrovich, direttore di NuFactory, promotori della rassegna – potranno toccare con mano l'arte di strada, mentre è in progress, e imparare tecniche e stili dagli autori di opere che siamo ormai abituati a studiare sui libri di storia dell'arte".
Così il programma dell'Outdoor camp, finanziato dall'Estate Romana, si snoda tra lezioni al mattino (dalle 10 alle 13) e workshop al pomeriggio (alle 18.30). In cattedra ogni giorno una varietà di stili e di tecniche: dai colori pastello di Alice Pasquini ai poster fluorescenti di Uno, dalla denuncia sociale del romano Rub Kandy, all'anagrafe Mimmo Rubino, alle colorate installazioni del collettivo spagnolo Penique Productions, passando per la decadente stencil art del norvegese Martin Whatson, i grattifi del francese Tilt e la tecnica del "pixação", la singolare forma di writing che distingue le opere dell'artista Tinho realizzate nelle favelas brasiliane. L'apertura al pubblico degli spazi dell'ex caserma saranno anche l'occasione per iniziare a scoprire le opere su cui sono già al lavoro gli artisti protagonisti del festival di ottobre, come Guido Bisagni, in arte 108, con le sue piene campiture noir, i colori dell'italo-filippino Halo Halo e le installazioni a tematica ambientale del greco Alexandros Vasmoulakis e ancora le opere plastiche del duo di Amsterdam dei Graphic Surgery, composto da Erris Huigens e Gysbert Zijlstra. E alla sera, dopo i workshop, l'Outdoor camp si anima di musica con il format "Clash" (dalle ore 21), che unisce videoinstallazioni e dj set elettronici ispirati ogni sera all'artista protagonista della giornata, "per creare opere d'arte totali, che coinvolgano sguardo e udito", spiega Dobrovich.
Fonte: roma.repubblica.it