Olio made in Italy: lo difende Coldiretti
06/02/2009
Roma – Se fin ora olive italiane, greche, tunisine e spagnole venivano spremute e miscelate insieme dando origine a prodotti di dubbia qualità, l'introduzione dell'etichetta obbligatoria – approvata in modifica al regolamento 1019/02 dal Comitato di gestione olio di oliva della Commissione europea – pone il veto al ‘falso d'autore' in tavola.La certificazione di provenienza, motivata da scelte di sicurezza e trasparenza sia nei confronti degli acquirenti, sia riguardo all'esigenza di distinzione fra merci importate e produzioni nazionali, verrà estesa a tutti i Paesi d'Europa.
Parola d'ordine dell'iniziativa: guerra alle frodi. Si stima che lo scorso anno in Italia siano stati importati 500 milioni di chili d'olio, indistinguibili da quello nazionale proprio a causa della mancanza di talloncino a garanzia d'autenticità: fra l'altro la produzione italiana del 2008, di rara qualità, si è attestata intorno ai 600 milioni di chili, segnando un aumento del 10% rispetto al passato.
A pagarne le conseguenze, ovviamente, gli agricoltori, che hanno visto precipitare i propri costi di produzione del 30%.
Fonte:
Viviana Passalacqua
News ITALIA PRESS