Olimpiadi 2016 al Brasile. A Rio festa per tutta la notte

04/10/2009

A Rio festa per tutta la notte

Rio de Janeiro sarà la sede dei Giochi olimpici del 2016, prima volta per il Brasile e l'intero Sudamerica. I festeggiamenti a Rio de Janeiro, la città brasiliana scelta ieri dal Compitato olimpico internazionale come sede delle Olimpiadi del 2016 sono andati avanti tutta la notte.

Decine di migliaia di persone hanno seguito in diretta sui maxi schermi montati sulla spiagga di Copacabana la riunione del Cio a Copenaghen, e all'annuncio della vittoria di Rio – che ha sbaragliato la concorrenza agguerrita di Madrid, Tokyo e Chicago – è iniziata la grande festa.

I presenti hanno srotolato uno striscione di cinquanta metri con il logo olimpico della città carioca, un'immagine del Cristo Redentore e le parole "Rio loves you", mentre nei bar scorrevano fiumi di caipirinha, il tradizionale cocktail brasiliano preparato con lime, zucchero di canna, Cachaca (distillato della canna da zucchero), e molto ghiaccio tritato.

La megalopoli carioca ha prevalso su Madrid (difficile che vincesse la capitale spagnola visto che nel 2012 i Giochi saranno in Europa, a Londra) nel terzo e ultimo round di voti. Nei due turni precedenti erano state escluse prima Chicago e poi Tokyo. E subito si sono fatte avanti le candidature di Roma e Venezia in vista dell'edizione del 2020, la trentaduesima dell'era moderna.

Delusione, intanto, del presidente Usa Barack Obama, che si era speso in prima persona per appoggiare la sua candidatura. Chicago è stata eliminata addirittura al primo turno di votazione. «Nessun rimpianto» per lo sforzo compiuto in prima persona da Obama in favore della candidatura di Chicago, ha commentato tuttavia la Casa Bianca a caldo. «Sono orgoglioso che il presidente si sia andato a sostenere questo Paese», ha detto David Axelrod, consigliere personale di Obama, anche lui di Chicago. «Il presidente ha fatto il meglio che ha potuto. Credo che la candidatura valesse l'investimento», ha proseguito Axelrod ai microfoni della Cnn mentre Obama era ancora in volo verso Washington, di ritorno dalla Danimarca.

Il successo del Brasile, invece, si riflette nelle parole del presidente Lula a Copenaghen. «Rio è pronta – aveva dichiarato questa mattina Lula davanti ai membri del Comitato olimpico internazionale – dateci questa chance e non ve ne pentirete. C'è la possibilità di inviare un messaggio potentissimo: i Giochi appartengono a tutti, è arrivato il momento del Sud America». Il Brasile, aveva aggiunto Lula, «è l'unico paese tra le prime dieci potenze economiche mondiali a non aver ospitato le Olimpiadi, è arrivato il momento di colmare questa lacuna».

Tornando all'edizione del 2020 «sono maturi – ha dichiarato a Copenaghen il presidente del Coni, Gianni Petrucci – i tempi per una candidatura olimpica italiana per i Giochi. La vittoria di Rio de Janeiro dà sicuramente all'Italia la possibilità di valutare con attenzione di presentare una città per l'edizione estiva successiva al 2016».