Obama: “Il G8 è riuscito grazie all’Italia, L’Aquila sarà ricostruita”
10/07/2009
Il presidente degli Stati Uniti ringrazia il presidente Berlusconi per l’impeccabile organizzazione del Summit 2009. Obama ha preso la parola subito dopo la conferenza stampa conclusiva del premier italiano affrontando vari temi prima di rispondere alle domande dei giornalisti.
Obama ha iniziato affrontando la questione della “sicurezza mondiale sulle armi nucleari”. La premessa: sarà necessario un controllo più assiduo non solo per Usa e Russia, ma anche per tutti gli altri Paesi in possesso di testate nucleari. Per questo, ha invitato i leader del “G8 allargato” a partecipare ad un summit sul nucleare previsto per marzo 2010 nella città di Los Angeles. Il presidente riconosce che le due superpotenze nucleari, Usa e Russia, dovranno “limare” i propri arsenali bellici, ma allo stesso tempo ricorda che ci sono nazioni come la Libia, il Brasile e il Sud Africa che di testate nucleari non ne posseggono neppure una. E' la filosofia che andrebbe seguita, senza dimenticare l’assoluta importanza di procedere verso norme globali.
Sull'Iran il presidente Usa auspica che la situazione possa migliorare nei prossimi anni, e questo sarà possibile solo se Teheran accetterà le pressioni delle organizzazioni internazionali. Poi ha ricordato come il vertice abbia affrontato la questione del nucleare iraniano con "una dichiarazione forte" in cui si sollecitano i mullah ad assumersi le proprie responsabilità senza altri rinvii. Gli Stati Uniti seguiranno giorno per giorno i progressi fatti dall’Iran, se ci saranno, ma non potranno aspettare all’infinito. Obama, inoltre, si dichiara "estremamente preoccupato" per gli eventi "terribili" avvenuti in Iran dopo le elezioni.
Il presidente ha parlato anche della fame nel mondo, ricordando che ci sono 1 miliardo di persone al mondo che lottano quotidianamente per la sopravvivenza. Per questo saranno stanziati 21 miliardi di dollari. Ha ricordato che 50 anni fa il padre era emigrato dal Kenya alla volta degli Stati Uniti e le sue origini gli permettono di comprendere meglio e più a fondo gli enormi problemi dell'Africa. Fortunatamente, non tutti gli Stati africani soffrono la fame. E cita l’esempio del Ghana, una repubblica democratica con un governo stabile e pacifico, che è riuscito ad ottenere la fiducia del suo popolo.
“Ringrazio l’Italia per l’impeccabile organizzazione del Summit” ha concluso il presidente prima di lasciare la sala con un "Arrivederci".
Fonte:
L'Occidentale