Napolitano: «Basta muro contro muro. Riprenda il dialogo»

28/07/2008

Giustizia, intercettazioni, ma anche l'eccessivo ricorso ai voti di fiducia e l'invito a limitare lo scontro fra maggioranza e opposizione ed anzi a lavorare insieme per le riforme. Questi i temi principali toccati dal presidente della Repubblica ricevendo i cronisti parlamentari nella tradizionale cerimonia del «Ventaglio».

Napolitano ha inoltre invitato tuti a evitare le volgarità in politica: «Liberiamoci dalle angustie di una polemica politica che finisce, perdendo il senso della misura, per scadere nella volgarità e nell'ingiuria, per venir meno al rispetto da tutti sempre dovuto alle istituzioni e ai simboli
della Repubblica».

Capitolo Giustizia. Il lodo Alfano, ha affermato Napolitano, è stato promulgato «nel modo più meditato e motivato» indipendentemente «da sollecitazioni in qualsiasi senso». «Ogni altro giudizio appartiene alla politica e non può coinvolgere o chiamare il causa il presidente della Repubblica. Si stia attenti, da parte di tutti – ha aggiunto – a doverose distinzioni di posizioni e di ruoli».

Sull'utilizzo delle intercettazioni e sui provvedimenti per una nuova disciplina su questa tematica, Napolitano ha sostenuto che l'esercizio del diritto di cronaca «non può mirare a soddisfare la «mera curiositá voyeuristica del pubblico ma deve corrispondere all'esigenza di informare su 'fatti oggettivamente rilevanti per la collettivita».

Napolitano ha poi invitato a frenare «l'esasperazione» nei rapporti tra maggioranza e opposizione, «che si riflette anche nel non decidere nomine per importanti organi di garanzia». Anche perché le riforme, ha spiegato, vanno fatte d'accordo: «Piaccia o non piaccia, non c'è alternativa alla ricerca di larghe convergenze».

Il Presidente ha infine criticato un ricorso eccessivo al voto di fiducia: «È essenziale garantire un corretto equilibrio tra Governo e Parlamento, senza precipitazione e forzature. La questione del non abusare del ricorso alla decretazione di urgenza e ai voti di fiducia non è nuova, ma ciò non toglie che essa debba essere seriamente presa in considerazione».

 

Fonte:
Il Sole 24 Ore