Morto Lavazza re del caffè e degli spot

23/02/2010

Andrea Riccardi Era il re del caffè, l'uomo a cui è legato un pezzo importante, lungo più di cinquant'anni, della storia della società di famiglia. Emilio Lavazza è morto, a 78 anni, dopo una vita dedicata all'azienda che il nonno Luigi aveva fondato nel 1895 in una piccola bottega di via San Tommaso nel centro storico di Torino specializzata nella torrefazione e nel commercio del caffè che nel 1927 diventerà l'odierna Luigi Lavazza Spa. L'inizio della sua carriera risale al 1955.

Alla morte del padre Giuseppe nel 1971, viene nominato amministratore delegato e nel 1979 assume la presidenza, carica che manterrà fino al 2008 quando diventa presidente onorario. Padre di Giuseppe e Francesca, che ricoprono oggi ruoli di vertice nell'azienda, Emilio era esponente della terza generazione della famiglia. Sotto la sua guida, la Lavazza è diventata la più grande azienda monoprodotto italiana, con una quota pari al 48% del mercato e un fatturato di 1,1 miliardi di euro, ma ha anche iniziato l'espansione internazionale in Europa e nel mondo.

Grande conoscitore del mondo del caffè, prestava la massima attenzione ai dettagli. Era molto amato dai dipendenti che conosceva per nome e per i quali ha sempre rappresentato un punto di riferimento. «Il nostro Presidente Onorario, scrive l'azienda, in una breve nota – è stato un imprenditore illuminato, guida autorevole capace di unire una gestione aziendale ricca di umanità a una visione ambiziosa e volta ad affermare, successo dopo successo, il nome dell'azienda nel mondo». E infatti all'inizio degli anni Sessanta, Lavazza è stata la prima azienda in Italia ad introdurre le confezioni sottovuoto di caffè macinato, un'innovazione di portata rivoluzionaria.

Nella sua biografia ha uno spazio centrale l'amicizia con il pubblicitario torinese Armando Testa, creatore negli anni '60 dei personaggi dei Caroselli Rai, il Caballero misterioso e la compagna Carmencita. Un legame rimasto solido anche dopo la morte di Armando, come testimoniano l'indimenticabile slogan dell'attore Nino Manfredi, «Caffè Lavazza, più lo mandi giù, più ti tira su» e gli spot in Paradiso con il duo Bonolis-Laurenti. Con gli anni Ottanta inizia l'espansione verso i mercati europei e vengono aperte consociate in Francia, Germania, Austria, Inghilterra e Stati Uniti, a cui seguiranno nel corso degli anni Novanta anche la Spagna e il Portogallo. Successivamente Lavazza si apre ai mercati emergenti sbarcando nel 2005 in Brasile con l'apertura di una consociata locale e nel 2007 in India, dove acquisisce Barista Coffee Company Limited e la Fresh & Honest Café Limited.

L'inizio del 2008 è caratterizzato da un ulteriore passo verso il Brasile, prima con l'acquisizione di Café Grão Nobre e successivamente con Café Terra Brasil. Attualmente le consociate dirette Lavazza sono 8. Torino, che nel 1993 gli aveva conferito la laurea honoris causa della facoltà di Economia e Commercio, piange «un imprenditore vecchio stampo, tenace e innovativo», come lo definisce Enzo Ghigo, coordinatore regionale del Pdl.

Fonte:
Il Tempo