Morto Bruno Buitoni, protagonista del made in Italy

11/03/2013

E' morto all'età di 89 anni l'industriale Bruno Buitoni. E' stato l'ultimo amministratore dell'azienda di famiglia, propria nella fase delle difficoltà finanziarie del gruppo e della cessione del gruppo a Carlo De Benedetti. Bruno Buitoni è stato anche amministratore delegato della Perugina.

La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha sottolineato come Buitoni abbia portato i marchi «ai vertici dei mercati internazionali delle produzioni alimentari e dolciarie».

Per il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali «Bruno Buitoni e' stato protagonista della storia dell'imprenditoria perugina, erede di una tradizione familiare illustre».

La pasta Buitoni, nata da un negozio di pasta a Sansepolcro, è una delle icone dell'italian food e, anche se dal 1988 fa parte del gruppo svizzero Nestlé, è percepito come un brand rigorosamente italiano. Fino al 1988 Buitoni è un'azienda alimentare italiana di pasta secca, prodotti da forno e fette biscottate ma dalla cessione del controllo inizia un ulteriore processo di crescita internazionale e anche uno spezzatino societario e produttivo, come è successo anche a molti altri marchi italiani.

Dopo la fase di crescita degli anni Sessanta, durante i quali Buitoni si era fatto largo anche sulle tavole all'estero, sorgono difficoltà finanziarie ed organizzative. Nasce la IBP dalla fusione di Buitoni e Perugina e la società si quota in Borsa. Negli anni Ottanta però la famiglia Buitoni è costretta, a causa di gravi problemi finanziari, a cedere il controllo della società: passa per un breve periodo nell'orbita della Cir di De Benedetti e nel 1988 in quella del colosso alimentare svizzero Nestlé.

Ma non è finita: 20 anni dopo, nel 2008, la Nestlé decide di uscire dalla produzione diretta della pasta secca, della pasta all'uovo e delle fette biscottate col brand Buitoni cedendo, in affitto per 10 anni, lo stabilimento aretino di Sansepolcro al gruppo italo-svizzero Newlat che aveva già rilevato da Nestlé lo stabilimento Pezzullo di Eboli nel 2005.

Al momento della vendita dello storico stabilimento, Buitoni aveva una quota di mercato italiano dell'1% per la pasta di semola, del 4% per la pasta all'uovo e dell'8% per le fette biscottate.

Della vecchia Buiton, oggi Nestlé mantiene gli stabilimenti italiani di Benevento (150 addetti), dedicati al surgelato, e di Moretta, nel Cuneese, (250 addetti), dove sono preparate le paste ripiene e le salse.

 

Fonte:

Il Sole 24 Ore