Michelangelo, il genio italiano in mostra in Brasile

27/09/2008

San Paolo – Gessi che provengono dall’Istituto d’Arte di Firenze e preziosi disegni originali gelosamente custoditi in Casa Buonarroti: vere e proprie meraviglie del Rinascimento italiano volano in Brasile, in occasione della mostra “Michelangelo no MuBE. Gessos da Gipsoteca do Instituto Nacional de Arte de Florença e Desenhos da Casa Buonarroti”, aperta al pubblico presso il MuBE, il museo brasiliano della scultura di San Paolo, dal 4 ottobre al 30 novembre.

La rassegna è stata concepita come una mostra didattica per il pubblico brasiliano, in un coinvolgente itinerario attraverso la scultura rinascimentale italiana, i suoi modelli classici e, naturalmente, il suo culmine, raggiunto da colui che il Vasari definì “Divino Michelangelo”, aggiungendo poi “che fra i morti e’ vivi porta la palma e trascende e ricopre tutti”. La mostra è stata ideata e progettata da Contemporanea Progetti, società con sede a Firenze che si occupa di ideare, progettare e organizzare mostre d’arte in Italia e nel mondo. Scopo della società è infatti promuovere la cultura italiana ed il suo eccezionale patrimonio artistico, diffondendone la conoscenza all’estero attraverso progetti che avvicinino il pubblico internazionale all’arte italiana e alle sue istituzioni museali.

All’organizzazione della mostra ha infatti offerto un contributo fondamentale l’Istituto d’Arte di Firenze. Fondato nel 1869, l’Istituto possiede la raccolta di gessi più importante, per numero di pezzi e loro qualità e antichità, d’Italia: la ricchissima collezione di riproduzioni in gesso della Gipsoteca spazia dall’antichità ai giorni nostri, con particolare riguardo al Rinascimento toscano. Altro contributo alla mostra di San Paolo viene da Casa Buonarroti, la dimora fiorentina che fu di Michelangelo e che conserva alcuni fra i suoi più significativi capolavori e una delle raccolte più importanti al mondo dei suoi disegni.

Il percorso espositivo si apre con due disegni originali di Michelangelo, eccezionalmente concessi in prestito dalla Fondazione Casa Buonarroti: “Nudo di schiena” e “Madonna con Bambino”. L’itinerario prosegue poi con i 25 busti, sculture e rilievi in gesso, esposti in quattro sezioni tematiche: “Os modelos clássicos”, “A escultura na Toscana no Século XV”, “A obra de Michelangelo”, “A herança de Michelangelo”. Queste quattro sezioni, che seguono l’ordine cronologico (dall’antichità greco-romana al XVII secolo), sottolineano l'influenza esercitata dai modelli classici sull’opera di Michelangelo, presentando il suo genio creativo nel contesto della scultura fiorentina del Quattrocento e testimoniandone l’eredità.

In mostra anche dieci gigantografie delle fotografie di Aurelio Amendola, fotografo di Michelangelo che ha dedicato buona parte della sua carriera alla documentazione dell’intera opera scultorea dell’artista e ha già esposto le sue opere a Budapest e Vienna. Grazie alla zona multimediale che completa la mostra, il visitatore potrà ottenere tutte le informazioni sulla vita e l’opera di Michelangelo.

 

Fonte:
ADN Kronos