Mezza Italia non va in ferie e il turismo perde quasi 4 mld

09/01/2009

Un italiano su due, anzi qualcosa in piu’, quest’anno non andra’ in vacanza. Da giugno a settembre saranno 22,4 milioni gli italiani che si prenderanno una pausa di riposo, ovvero potranno permettersi di andare in vacanza, ma saranno meno che un anno fa: nel 2006 nello stesso periodo furono 23,5 milioni, calo dunque del 4,7%. E il giro d’affari è di conseguenza pesantemente in calo: 15,5%.

In termini assoluti 18,5 miliardi di euro di quest’estate contro i 21,9 miliardi di un anno fa. Gli italiani che non andranno in vacanza saranno 23,9 milioni, cioé il 7% in più rispetto a un anno fa, quando a stare a casa furono in 22,4 milioni.

Sono dati di Federalberghi, presentati oggi dal presidente Bernabò Bocca, a capo anche di Confturismo oltre che essere vice presidente vicario della Confcommercio. E la proposta lanciata è quella che venga concesso un bonus alle famiglie per le spese turistiche di quest’anno. Solo così – dice Bocca – si potrebbe tentare un recupero in extremis. Sarebbe “una misura coraggiosa ed innovativa nella politica sociale di questo Paese”.

Il presidente di Federalberghi ha sottolineato come fosse prevedibile “che una improvvisa crisi stesse per abbattersi sui consumi turistici degli italiani, dovuta alle scelte di politica fiscale del Governo, ne eravamo coscienti”. Solo che “non ci saremmo mai aspettati un crollo di questa entita’”.

I risultati che venivano registrati dall’inizio dell’anno “ci avevano fin qui fornito indicazioni preoccupanti dovute prima alla scarsita’ di neve per le settimane bianche, poi al calo del turismo a Pasqua ed infine allo scarso movimento vacanziero dei ‘ponti’ del 25 aprile e del 1 maggio. Adesso, -prosegue Bocca – la probabile perdita di oltre 1 milione di italiani rispetto all’estate 2006 e quasi il 51% della popolazione a casa, mette in grave crisi il sistema turismo”.

Di qui la richiesta al governo di quella che per l’appunto viene definita come “una misura coraggiosa ed innovativa nella politica sociale di questo Paese”, cioe’ il bonus. Un sostegno ‘una tantum’ alle famiglie per le spese sostenute e documentate per le vacanze fatte in italia nel 2007. Cio’ “aiuterebbe le famiglie a far quadrare i conti domestici ed a contenere la crisi che ormai rischia di essere inevitabile per le imprese”.

Federalberghi è infatti convinta – sulla scorta dell’indagine di mercato fatta – che la causa del crollo sia “tutta dovuta alla mancanza di liquidità delle famiglie”, e “non certo alle tariffe elevate delle strutture turistiche del Bel Paese”. Una liquidita’ – dice Bocca – “drenata da una manovra economica molto pesante per consentire all’Italia di rientrare nei parametri europei”.

L’indagine è stata realizzata dalla Federalberghi-Confturismo con il supporto tecnico dell’Istituto Dinamiche ed effettuata dal 25 al 29 giugno con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) ad un campione di 1.500 italiani maggiorenni rappresentativi di oltre 47 milioni di connazionali.

E l’esito e’ “una vera e propria emorragia” nelle vacanze estive degli italiani. Saranno infatti il 47,3% (rispetto al 49,5% dell’estate 2006) gli italiani maggiorenni che hanno gia’ fatto o si apprestano a fare vacanze da giugno a settembre, dormendo almeno una notte fuori casa.

Ci sono sempre gli indecisi ma sono solo il 2% (rispetto al 3,2% del 2006), equivalenti a circa 1 milione di persone (rispetto ad 1,5 milioni del 2006). Per questo, in numeri assoluti significa che 22,4 milioni di italiani maggiorenni
(rispetto agli oltre 23,4 milioni del 2006) dichiarano di aver gia’ fatto o di accingersi a fare vacanze in estate.

Fonte:
Affari Italiani