Marcegaglia: fondo di garanzia da 1,3 miliardi per le Pmi

17/03/2009

Un fondo di garanzia da 1,3 miliardi e l'innalzamento della soglia di compensazione tra debiti e crediti di imposta dagli attuali 516mila euro a un milione di euro. Queste le misure con le quali il Governo intende venire incontro alle richieste delle imprese. Ne ha dato notizia il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, al termine dell'incontro con il premier Silvio Berlusconi dedicato alla crisi economica. «Nei prossimi giorni – ha detto – il Governo stanzierà 1,3 miliardi per un fondo di garanzia a favore delle piccole e medie imprese». Questi denaro servirà per garantire i crediti per 60-70 miliardi di euro. «C'è stata data assicurazione – ha aggiunto il presidente degli industriali – sull'innalzamento della compensazione tra crediti e debiti di imposta dagli attuali 516 mila euro a un milione di euro».

«Siamo soddisfatti: sono soldi veri»
Il presidente degli industriali è ritornata su quanto aveva detto sabato scorso quando aveva lanciato l'allarme sulla crisi, chiedendo al Governo «soldi veri» per le imprese». «La risposta che abbiamo avuto oggi è quella che ci aspettavamo» ha detto. «Alcuni soldi sono veri (ha detto facendo l'esempio sono del fondo di garanzia e della compensazione tra debito e credito d'imposta) altri ci sono stati promessi».

Ricerca, pronti 5 miliardi dalla Cassa Depositi e Presiti
E riguardo questi «soldi promessi» il presidente degli industriali ha parlato di 5 miliardi per la ricerca «che la cassa depositi e prestiti metterà a disposizione». Altri fondi inutilizzati poi, serviranno «ad aiutare il sistema delle piccole e medie imprese». Nell'intervento di Emma Marcegaglia c'è anche spazio per la deroga al patto di stabilità interno su cui maggioranza e opposizione hanno raggiunto un accordo. «È una cosa che può sbloccare moltissimi investimenti e far lavorare schiere di imprenditori che oggi soffrono molto» ha commentato

Crediti verso la Pubblica Amministrazione
Sui crediti delle imprese nei confronti della P.a. – ha detto il leader di Confindustria – non sono stati ancora raggiunti «risultati certi». Ma è stata data l'assicurazione che «da questo momento in poi le pubbliche amministrazioni dovranno pagare da 60 a 90 giorni». Su questo punto, così come sull'emergenza credito bisognerà lavorare insieme ha fatto sapere. E quindi ha annunciato un nuovo vertice, in cui questi temi saranno messi all'ordine del giorno, per il prossimo 25 marzo.

Fonte:

Il Sole 24 Ore