Made in Italy, al via mobilitazione Coldiretti in difesa dell’enogastronomia italiana
20/07/2009
In una affollata conferenza stampa a Milano il presidente di Coldiretti Lombardia Nino Andena ed il presidente della Federazione Interprovinciale Coldiretti di Milano – Lodi Carlo Franciosi hanno spiegato le motivazioni della mobilitazione ed annunciato le prime iniziative previste in Lombardia. Andena ha specificato che “molte filiere agroalimentari italiane sono sempre più confuse ed indistinte sugli scaffali delle grandi catene della distribuzione organizzata: salvo che quando vi è uno specifico obbligo di legge, in etichetta non viene mai indicata l’origine dei prodotti agricoli impiegati ed i prodotti agroalimentari vengono commercializzati come italiani anche se realizzati dalle industrie di trasformazione con prodotti agricoli provenienti da tutto il mondo”.
Franciosi ha aggiunto che “industria e gdo (grande distribuzione organizzata) acquistano prodotti agricoli a prezzi mondiali e poi vendono prodotti agroalimentari a “prezzi italiani” sfruttando il valore aggiunto dell’immagine del vero “made in Italy” agroalimentare e questa vera e propria anomalia del mercato, determinata anche da normative non trasparenti che permettono di far entrare prodotto dall’estero senza dichiararne l’origine ai fini della trasformazione industriale, innesca così un sistema di competitività distorto e impedisce al consumatore italiano di effettuare la propria scelta in libertà, una libertà che può essere assicurata solo da una corretta informazione sull'origine dei prodotti agricoli e sui passaggi nella filiera. “Ma tutto questo – ha concluso Andena – ha anche ingenerato una gravissima crisi che sta interessando le imprese agricole e zootecniche italiane alle quali non viene riconosciuta una equa remunerazione delle loro produzioni e che quindi non riescono più nemmeno a coprire i costi di produzione saliti a livelli insostenibili, mentre paradossalmente nessun vantaggio ricade nemmeno sul consumatore finale. La situazione è tale da mettere concretamente a rischio la tenuta del settore agricolo e zootecnico dell’intero Paese e quindi la possibilità per i consumatori di disporre di un vero “Made in Italy” agroalimentare che solo una filiera tutta agricola e tutta italiana può loro garantire”.
Coldiretti quindi ritiene che la soluzione a questa crisi senza precedenti passi necessariamente per la costruzione di una filiera agricola tutta italiana, che sia in grado in tutti i settori senza deroghe o eccezioni di distinguere il prodotto nazionale, introducendo più trasparenza e più concorrenza sul mercato. Ed a supporto di queste proposte Coldiretti ha organizzato una serie di iniziative che si svilupperanno nei prossimi giorni.
Per domani martedì 21 luglio 2009, la mobilitazione nazionale di Coldiretti prevede: a partire da martedì 21 luglio 2009 un presidio ad oltranza presso il valico del Brennero, dove transita la maggior parte dei flussi delle importazioni dei prodotti lattiero-caseari; presidi in tutta Italia davanti alle sedi delle Istituzioni regionali; altre imponenti iniziative che si svilupperanno nei giorni a seguire.
In Lombardia la mobilitazione di Coldiretti prevede: il presidio con oltre 1.500 imprenditori soci di Coldiretti presso la sede della Regione Lombardia in Via F. Filzi, 22 per ribadire le ragioni della nostra mobilitazione e soprattutto per formulare al Presidente della Giunta regionale Roberto Formigoni le proposte per uscire dalla crisi. Nel corso della manifestazione verrà anche presentato un dossier sui fatti e misfatti dell’agroalimentare italiano e verrà allestita una mostra dei principali prodotti che ancora non prevedono l’indicazione dell’origine in etichetta. Altre imponenti iniziative che si svilupperanno nei giorni a seguire.
Fonte:
Italia chiama Italia