L’Ocse: «Italia in recessione nel 2012»
28/11/2011
MILANO – Sono previsioni a tinte fosche, quelle elaborate dall'Ocse sull'Italia. L'Organizzazione stima infatti che il nostro Paese sarà in recessione nel 2012, con un Pil in calo dello 0,5%, e chiede al nuovo governo Monti di «applicare pienamente» le misure di emergenza varate dal precedente esecutivo per portare il bilancio in pareggio nel 2013, oltre ad avviare subito, in contemporanea, «importanti riforme strutturali per favorire la crescita». «La stretta di bilancio – si legge nell'Economic Outlook dell'Ocse – combinata con un rallentamento della domanda globale e con una debole competitività, peserà sulla crescita a breve termine, ma è necessaria per assicurare progressi alla sostenibilità di bilancio».
REHN – Dal canto suo, intanto, il commissario Ue per gli Affari economici Olli Rehn ha fatto sapere, attraverso il suo portavoce, che «non ci sono piani per intervenire in aiuto dell'Italia». Rehn è uscito «molto incoraggiato» dall'incontro con il premier Mario Monti, ma ora, è la convinzione del commissario Ue, il modo migliore per ripristinare la fiducia dei mercati è «la messa in atto concreta e il prima possibile» delle riforme. Gli impegni governativi di Monti, nel frattempo, proseguono. Rientrato lunedì mattina da Milano, il premier è stato al lavoro in via XX Settembre al ministero dell'Economia e poi si è recato da Giorgio Napolitano al Quirinale.
IL PIL E IL DEFICIT– Tornando ai dati Ocse, sono state riviste al ribasso le stime sulla crescita del Pil italiano, che nel 2011 si attesterà a +0,7%, contro il +1,1% stimato a primavera e nel 2012 subirà una contrazione di mezzo punto percentuale, contro un iniziale +1,6%. Per il 2013 l'Ocse prevede una ripresa a +0,5%. Per quanto riguarda i conti pubblici l'istituto parigino stima un deficit al 3,6% del Pil nel 2011, migliore del 3,9% previsto a maggio e all'1,6% nel 2012, migliore dell'iniziale 2,6%. Per il 2013 prevede un deficit praticamente in pareggio, allo 0,1% del Pil. Per quanto riguarda il debito, l'Ocse lo stima al 127,7% del Pil nel 2011, contro una previsione del 129% a maggio e al 128,1% nel 2012, in rialzo rispetto al 126,8% di questa primavera.
LAVORO – La disoccupazione «crescerà», attestandosi all'8,1% nel 2011, per salire all'8,3% nel 2012 e all'8,6% nel 2013, mentre la crescita dei salari «sarà moderata». Anche l'inflazione «sarà moderata, dopo l'assorbimento dell'impatto dell'aumento dell'Iva». Nel 2011 i prezzi saliranno al 2,7% dall'1,6% del 2010, per poi scendere all'1,7% nel 2012 e all'1,1% nel 2013.
Fonte:
Corriere della Sera