Le quattro priorità per essere competitivi

09/01/2009

Le indicazioni del Governo: Sud, fiscalità, grandi progetti, semplificazione.

Il Governo varerà tra due settimane i provvedimenti per rilanciare la competitività. Lo ha assicurato Silvio Berlusconi ieri ai rappresentanti delle parti sociali nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi. Si tratterà di uno o forse anche due testi da mettere a punto secondo una lista di priorità indicate ieri dall’Economia. Si tratta di quattro macro aree: semplificazione e informatizzazione, fiscalità selettiva, grandi progetti strategici, fondo rotativo e fondo aree sottosviluppate. Interventi da declinare secondo dieci interventi: ricerca, capitale umano, innovazione e produttività, complessità burocratica, dimensione d’impresa, mercato del lavoro, mercato dei prodotti, politica territoriale, specializzazione e aggregazioni aziendali.

Il premier ha chiuso anche il “caso Marzano”: se la bozza di provvedimento messo a punto in un primo tempo dal ministro delle Attività produttive è stata definitivamente accantonata, sarà comunque lo stesso Marzano, assieme a Domenico Siniscalco, a stendere il nuovo testo di intervento sotto il coordinamento della Presidenza. Tra due settimane i documenti saranno presentati alle parti, il premier ha anche spiegato di avere avuto assicurazioni per una corsia preferenziale alle Camere. Ieri è emersa con chiarezza la necessità di fare presto. Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria, ha ricordato come «i tempi di intervento, la velocità con cui mettiamo l’economia al centro delle priorità del Paese non sono variabili indipendenti, cambia, e di molto, se le cose si fanno oggi, subito, e non domani o dopodomani».

Montezemolo ha assicurato che gli imprenditori «sono pronti a fare la loro parte, lavorando con determinazione per investire, per ridurre i costi, per aumentare la qualità dei prodotti». L’obiettivo – ha affermato il presidente degli industriali che ha consegnato a Palazzo Chigi una serie di indicazioni immediatamente operative – è quello di avviare velocemente riforme strutturali, che aggrediscano i nodi di fondo della nostra economia, tralasciati colpevolmente in questi anni o decenni.

La priorità della Confindustria è chiara: «Partire subito con alcuni interventi che non costano un euro, ma la cui attuazione dipende solo dalla volontà politica». Lo stesso Siniscalco ha concordato sulla necessità di fare «poche cose, ma mirate». Un primo importante risultato comunque è già stato colto, perchè, lo ha rilevato il presidente di Confindustria, già il discutere assieme ieri sera è stata la dimostrazione della volontà dell’Esecutivo di «mettere l’economia al primo posto nella agenda del Paese e l’impresa al centro della strategia di recupero della competitività».

Del resto, proprio il presidente di Confindustria ha rilevato che a suo avviso «chi è contro il dialogo a tre è contro il futuro del Paese». Il punto, ha sottolineato Montezemolo, è che la crescita si è arrestata, si va avanti solo per forza d’inerzia. «Noi camminiamo – ha detto – gli altri corrono. Di qui la necessità di «interventi strutturali, profondi, veloci». Intanto, però si può partire con un pacchetto di riforme a costo zero, cominciando con «concorrenza, liberalizzazioni e semplificazioni a tutti i livelli».

E ci sono misure, ha rilevato Confindustria, che possono essere approvate o varate subito: la riforma del diritto fallimentare (richiesta rilancita anche dall’Abi), quella dell’autotrasporto, la legge di tutela del risparmio, il riassetto del sistema della ricerca. Poi c’è il capitolo del Sud, per il quale è possibile varare una fiscalità di vantaggio per gli investimenti. Tra gli interventi da fare nelle prossime ore Montezemolo ha indicato: la revisione del blocco dell’addizionale Irap e di determinazione della rendita catastale ai fini Ici per gli immobili delle imprese; l’introduzione della dichiarazione di inizio attività, il credito d’imposta per le collaborazioni tra impresa e università, l’adeguamento del limite per le compensazioni dei crediti fiscali delle imprese, l’avvio di misure che favoriscano la crescita delle piccole e medie imprese.

Il Sole 24 Ore
di Massimo Mascini
14 gennaio 2005