Le (quasi) città perdute dell’Amazzonia

29/08/2008

L'insediamento maggiore resistette fino al 1650, quando i coloni europei e le malattie da essi portate ne sterminarono quasi totalmente la popolazione

Non saranno le città perdute di cui si favoleggia da secoli, ma in Amazzonia esistevano un tempo insediamenti, attualmente completamente sommersi dalla foresta, che avevano tutti i titoli per essere definiti urbani, almeno nel senso in cui il termine era usato anticamente anche sul nostro continente. Lo afferma un articolo pubblicato sulla rivista "Science" in cui sono descritti i risultati di uno studio condotta da ricercatori dell'Università della Florida e del Brasile con l'aiuto di membri della popolazione indigena Kuikuro.

"Se guardiamo alle città medie medioevali europee o a quelle dell'antica grecia, le loro dimensioni erano della stessa scala di quelle che troviamo in Amazzonia. Solo che queste sono più complesse in termini di pianificazione”, ha detto Mike Heckenberger, che ha diretto la ricerca.

Gli insediamenti identificati si trovano nell'Amazzonia meridionale, una zona considerata foresta vergine, ma che ha visto invece una cospicua presenza umana. Gli insediamenti erano costituiti da una rete di città protette da mura, alcuni dei cui resti in terra battuta ed essiccata sono visibili ancora oggi, e una serie di piccoli villaggi circostanti

L'insediamento maggiore – di circa 150 acri – risale a un periodo compreso fra il 1250 e il 1650, quando i coloni europei e le malattie da essi portate ne sterminarono quasi totalmente la popolazione. Per scoprire i resti, Heckenberger si è rivolto a membri della popolazione Kuikuro, una tribù di etnia Xinguano che chiamano quella regione “casa”, incrociando poi gli indizi che questi gli hanno fornito con una serie di immagini da satellite e rilevazioni GPS.

Gli insediamenti avevano tutti una identica struttura formale, con le strade principali orientate in direzione da nord-est a sud-est, allineate in modo da intercettare il solstizio estivo e connesse a una piazza centrale. Questa attenta disposizione suggerisce secondo Heckenberger l'esistenza di un'organizzazione politica e di pianificazione regionale, tratti caratteristici delle comunità urbane. “Non erano vere e proprie città, ma ci sono i segni di una autentica urbanizzazione attorno a villaggi centrali.” 

 

Fonte:
Le Scienze
(gg)