Lavoro in calo nelle grandi imprese

09/01/2009

Istat, ad agosto giù le retribuzioni

Retribuzioni e occupazione in calo nelle grandi imprese. Secondo i dati Istat ad agosto sono stati persi 4mila posti di lavoro, pari allo 0,2%. Le retribuzioni lorde per ora lavorata, invece, hanno segnato una flessione dell’1,3% rispetto al 2005, mentre la retribuzione lorda media per dipendente è aumentata dello 0,2%.
Per il solo settore dell’industria i salari sono cresciuti per ora lavorata dello 0,7% su anno e sono scese del 4% su mese.

Nei servizi il calo è stato del 2,7% sia su anno che su mese. Sempre ad agosto, l’indice delle ore effettivamente lavorate per dipendente ha segnato un aumento dello 0,4% su mese in termini destagionalizzati, e dell’1,6% su anno al netto degli effetti di calendario.

Le ore di sciopero delle grandi imprese ad agosto – precisa ancora l’Istat – sono state pari a 0,4 per mille ore lavorate, con una diminuzione di 0,3 ore rispetto allo stesso mense2005. Il costo medio del lavoro per ora lavorata nelle grandi imprese e’ sceso del 3,4% rispetto a luglio e dell’1,8% rispetto ad agosto 2005.

Sul fronte dell’occupazione, l’Istat precisa che il calo di quattro mila è la risultante di un aumento di sei mila posizioni nel settore dei servizi e di una diminuzione di dieci mila posti nel settore dell’industria.

Nelle grandi imprese, cioè quelle con almeno 500 dipendenti, l’occupazione è rimasta invariata su base mensile sia al lordo che al netto della Cassa integrazione.

Nel periodo compreso fra gennaio e agosto 2006, l’occupazione è scesa rispetto allo stesso periodo del 2005 dello 0,4% al lordo della Cassa integrazione e dello 0,3% al netto della Cig. Per quanto riguarda il settore industriale, l’occupazione è diminuita su anno dell’1,3% (-1,2% al netto della Cig), mentre a livello congiunturale l’occupazione è rimasta invariata (segnando un calo dello 0,1% al netto della Cig). Nei servizi, invece, l’occupazione e’ aumentata su anno dell’ 0,5% (+0,4% al netto della Cig), mentre su base mensile l’ aumento è dell’ 0,1% (dato invariato al netto della Cig).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, l’occupazione dipendente al lordo della Cassa integrazione ha segnato un calo tendenziale del 4% sia nelle costruzioni sia nella produzione di energia elettrica, gas e acqua, e un calo dell’ 1% nel settore delle attività manifatturiere. Fra le attività manifatturiere, le diminuzioni tendenziali più forti sono per carta, stampa ed editoria (-3,6%), tessile e abbigliamento (-3%). Fra le variazioni positive si segnala la lavorazione di minerali non metalliferi (+0,5%) e la produzione di mezzi di trasporto (+0,2%).

Nei servizi gli aumenti più significativi sono negli alberghi e ristoranti (+2,6%), nel commercio e riparazioni di beni di consumo (+1,7%), mentre le diminuzioni maggiori sono quelle dei trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (-0,3%) e del credito (-0,2%).

Fonte:
TG Fin