L’Agriturismo e la forza dell’italianità di San Paolo
09/01/2009
Un settore in espansione, caratterizzato da una grande presenza di imprese italo-brasiliane.
Jundiaí – Non è solo in Italia che le città della campagna investono in un’attività abbastanza lucrativa: l’agriturismo. Nel principale stato brasiliano, San Paolo, un gruppo di frutticoltori, gran parte italici, scommette su questo tipo di attività come mezzo di valorizzazione della produzione di frutta come uve, fragole, “goiabas”, fichi, prugne e pesche.
Pertanto, hanno fondato, alla fine del 2000, l’Associazione di Turismo Rurale del Circuito della Frutta con l’obiettivo di stimolare l’attività turistica in una regione formata dalle città di Indaiatuba, Itatiba, Itupeva, Jarinu , Jundiaí, Louveira, Valinhos e Vinhedo.
Uno dei produttori associati è la Famiglia Brugnolli, che raccoglie annualmente 400 tonnellate d’uva, in fertili terreni a Jundiaí. Oltre alle piantagioni e la cantina, i Brugnolli gestiscono un ristorante con cibi tipici del Veneto, da dove partì nel 1889 il giovane Antonio Brugnolli deciso a “far l’America”.
Le loro tradizioni familiari sono conservate nel bel Museo del Vino. Le proprietà dei Brugnolli, inoltre, fanno parte degli itinerari organizzati dall’Associazione di Turismo Rurale del Circuito della Frutta. In questa maniera, i visitanti possono conoscere la forza e la tradizione dell’immigrazione italiana a San Paolo.
E.T./Info Brasile-Italia/News ITALIA PRESS