La Unitech di Prato conquista ordini in Brasile, Ecuador e Perù
22/01/2014
Le macchine made in Italy per la lavorazione tessile? Stanno vivendo una nuova giovinezza sui mercati internazionali, col risultato di riuscire a erodere quote agli aggressivi produttori dei Paesi emergenti. La conferma arriva dalla Unitech Textile Machinery di Montemurlo (Prato), produttore di macchine per il finissaggio tessile che fa capo alle famiglie Piattelli, Denti e Barni, impegnata ad accelerare sui mercati internazionali, e in particolare in Centro e Sud America dove nell'ultimo anno ha venduto 1,4 milioni di macchine per la lavorazione di tessuti.
Le forniture, commissionate da clienti in Brasile, Ecuador e Perù, sono state assicurate da Sace, che continua così una collaborazione ventennale con l'azienda meccanotessile pratese, che le ha permesso di penetrare nuovi mercati ad alto potenziale – dall'Europa orientale al Medio Oriente fino al Nord Africa – e di crescere in sicurezza.
"Sace è l'esempio concreto di come la collaborazione tra sistema produttivo e finanziario possa aiutare le Pmi a operare con successo sui mercati internazionali", afferma Andrea Piattelli, presidente di Unitech.
L'azienda (65 dipendenti) ha chiuso il 2013 con 23 milioni di fatturato, in crescita del 14% sull'anno precedente, per l'80% realizzato sui mercati esteri. Quest'anno la previsione prudente è di confermare i ricavi 2013, anche se il settore sta continuando a correre. Nel terzo trimestre 2013 l'export di meccanotessile della provincia di Prato ha segnato +15,8%, a conferma di un anno davvero d'oro: da gennaio a settembre il comparto ha visto crescere le vendite all'estero del 22,8%, miglior risultato settoriale a Prato.
Fonte:
Il Sole 24 Ore