La Ue vieta l’import al pollame dalla Turchia

09/01/2009

L’Unione europea chiude le porte per motivi precauzionali al pollame proveniente dalla Turchia.

Il commissario Ue alla Salute e alla Protezione dei consumatori, Markos Kyprianou ha chiesto stamattina il blocco di tutte le importazioni dopo la conferma della morte di più di 1.700 tacchini nel paese anatolico, uccisi da un virus di cui però non è ancora noto il livello di patogenicità. La misura prenderà effetto entro stasera.

Quanto ai casi in Romania, il portavoce del commissario ha precisato che non è stato ancora individuato il virus dell’influenza aviaria nelle analisi effettuate sui polli e anatre morti. «Sui tre campioni prelevati dalle 40 anatre morte, i test sono positivi per quanto riguarda gli anticorpi del virus, ma non è stato trovato il virus stesso in quanto tale», ha detto il portavoce di Kyprianou, Philip Tod. I campioni prelevati dai polli hanno invece dato esito negativo. «Saranno effettuati ulteriori test in Romania, per identificare l’eventuale presenza del virus – ha detto Tod – ma ad oggi non c’è conferma della presenza dell’agente dell’influenza aviaria, e quindi non sono state prese misure da parte dell’Unione europea». Gli ulteriori risultati dei test in Romania saranno inviati alle autorità comunitarie mercoledì prossimo, e l’Unione agirà di conseguenza, ha aggiunto il portavoce, riferendo che tre esperti comunitari sono stati distaccati in Romania per assistere le autorità locali.

Intanto le nazioni confinanti con la Romania si stanno già organizzando per bloccare in maniera precauzionale l’importazione dei volatili. L’Ungheria, in particolare, ha imposto il bando alle importazioni di carne, prodotti contenenti carne e animali vivi: il ministro della Sanità ungherese ha affermato che pur non essendoci certezze sulla presenza dell’influenza aviaria negli animali oggetto dei test, nulla ne può ancora escludere la presenza.

In Italia il ministro della Salute, Francesco Storace, ha chiesto all’opposizione di non rallentare l’approvazione del decreto con le misure per fermare il virus dei polli. «Maggioranza e opposizione – ha detto Storace – pure in un clima di comprensibile tensione politica, tengano fuori dallo scontro sulla legge elettorale i provvedimenti che puntano ad evitare guai al nostro Paese. Siamo pronti ad esaminare le proposte dell’opposizione, ma facciamo presto». Il provvedimento prevede l’istituzione di un centro di coordinamento per le malattie animali e del dipartimento per la sanità veterinaria presso il ministero della Salute. Previsto anche il potenziamento dell’attività veterinaria e dei controlli, anche attraverso il potenziamento dei nuclei dei carabinieri della sanità. Intanto, fra sette giorni, le carni di pollame porteranno la nuova etichettatura, misura contenuta nel provvedimento del ministero approvato lo scorso 16 settembre.

Fonte:
Il Sole 24 Ore
10/10/2005