La Commissione Ue: dialogo aperto con l’Italia

04/02/2016

Moscovici: “Risponderemo a maggio. Non soffro di schizofrenia, la mia posizione è chiara. Sosterremo le riforme nel rispetto del patto di stabilità”
LUIGI GRASSIA
 
04/02/2016 – Sulle richieste di flessibilità di bilancio aggiuntiva avanzate dall’Italia la Commissione europea ha «un dialogo aperto con le autorità italiane, con il ministro Pier Carlo Padoan. Siamo anche in contatto con il presidente Matteo Renzi. Daremo le nostre risposte nel mese di maggio. Vogliamo sostenere le riforme senza violare le regole del patto di stabilità».  
 
Lo ha detto oggi il commissario europeo agli Affari Economici e finanziari, Pierre Moscovici, in conferenza stampa a Bruxelles. «Guarderemo con oggettività e serenità alle richieste specifiche in maggio. Restiamo calmi e sereni. Resto convinto che lo spirito del dialogo e del compromesso prevarrà sullo scontro».  
 
Moscovici è partito dicendo che dalla lettura dei giornali italiani ha avuto l’impressione di «una certa confusione, negli ultimi giorni, sulla posizione della Commissione, riguardo alle richieste di flessibilità avanzate dall’Italia. Si sono fatte speculazioni contraddittorie sulla mia posizione». Il commissario ha quindi detto: «Non soffro di schizofrenia. La mia posizione è chiara. L’Italia è il solo Paese che già beneficiata della clausola per le riforme strutturali e che ha avanzato richieste di flessibilità cumulata» (riforme strutturali, investimenti, spese per i profughi, spese per sicurezza anti-terrorismo e attività culturali/educative). «La mia risposta è che occorre seguire un calendario per decidere, cosa che avverrà a maggio: i servizi della Commissione stanno esaminando le richieste e sono, siamo, in contatti molto regolare con il ministro Padoan, con lo spirito di sostenere le riforme italiane ma senza contravvenire al patto di stabilità e di crescita». 
 
A Moscovici era stato chiesto se, dato il peggioramento del bilancio in termini strutturali, la Commissione ritenesse necessarie misure finanziarie per porvi riparo. 
 
Fonte: La Stampa – www.lastampa.it