L’85% dell’industria brasiliana pratica l’economia circolare, sottolinea CNI
15/10/2024
Programmi di sostenibilità e una maggiore efficacia sono le principali strade adottate
Secondo un sondaggio della Confederazione Nazionale dell’Industria (CNI) e del Centro di Ricerca sull’Economia Circolare dell’Università di San Paolo (USP), pubblicato il 15 ottobre, l’85% delle industrie del Paese adotta pratiche di economia circolare nella propria catena di produzione.
Le pratiche di economia circolare sono quelle che cercano di ridurre gli sprechi sfruttando al massimo il potenziale di una determinata risorsa.
L’aspettativa è che questo tipo di approccio renda i processi più sostenibili e riduca l’impatto sull’ambiente. Secondo l’indagine, il 68% degli imprenditori del settore afferma che le misure hanno contribuito a ridurre le emissioni di gas serra.
“Significa meno emissioni di gas serra, minore estrazione di nuove risorse, migliore utilizzo dell’energia. Le aziende, quindi, riducono l’impronta carbonica dell’attività industriale ed evitano di aggravare altri problemi, come la riduzione della vita utile delle discariche”, valuta Roberto Muniz, direttore Relazioni Istituzionali della CNI.
Tra le industrie che adottano l’economia circolare, le iniziative più comuni sono la promozione di programmi di sostenibilità o l’implementazione di pratiche che aumentano l’efficacia dei processi. Una pratica più comune, come il riciclaggio, viene adottata in tre aziende su dieci.
“L’industria è un attore chiave nella transizione verso un’economia circolare e può contribuire ancora di più. Abbiamo promosso una gestione più efficiente delle risorse e la valorizzazione dei prodotti dalla loro nascita fino alla fine del loro ciclo di vita”, sottolinea il Sovrintendente all’Ambiente e Sostenibilità della CNI, Davi Bomtempo.
Fonte: CNN Brasil