KPMG: cresce nel trimestre il numero di fusioni e acquisizioni di aziende italiane in Brasile
22/06/2021
Le società italiane hanno effettuato un’operazione di fusione e acquisizione in Brasile nel primo trimestre di quest’anno – che rappresenta lo 0,8% degli investimenti totali degli stranieri nel Paese (131). Tra gennaio e marzo 2020 non sono state effettuate operazioni. Durante lo scorso anno, l’Italia aveva portato a termine cinque operazioni in Brasile, chiudendo il 2020 al 12° posto. I dati provengono dall’indagine trimestrale sulle fusioni e acquisizioni condotta da KPMG.
Secondo il rapporto di quest’anno, le fusioni e acquisizioni in Brasile hanno visto la partecipazione di società di 24 paesi. L’Italia è ancora tra le dieci nazioni che hanno concluso il maggior numero di transazioni, in una classifica guidata da Stati Uniti (72), Argentina (11) e Regno Unito (6). L’unica operazione che ha coinvolto le imprese italiane quest’anno, da gennaio a marzo, riguarda l’ingresso di capitali nel Paese con l’acquisto di asset brasiliani e anche stranieri stabiliti in Brasile.
“Nonostante la pandemia, vediamo un leggero trend di crescita della partecipazione delle aziende italiane al mercato brasiliano, con prospettive di ripresa. I risultati mostrano che, ogni anno, la partnership tra Brasile e Italia diventa più solida e solida, generando opportunità per nuovi business”, afferma Luca Esposito, il principale partner di Desk Itália presso KPMG in Brasile.