Jeep, record di vendite nel 2015

08/01/2016

Record storico di vendite per il marchio Jeep, che contribuisce anche ad attenuare l’impatto su Fiat Chrysler del crolo del mercato brasiliano. Il marchio americano di Suv ha venduto nel 2015 oltre 1,2 milioni di unità – il livello più alto della sua storia – stabilendo un nuovo massimo per il quarto anno consecutivo. Le vendite di 1.237.583 veicoli, si legge in un comunicato dell’azienda, superano del 22% il dato 2014, pari a 1.017.019 veicoli. Negli Stati Uniti, le 865.028 unità vendute sono aumentate del 25% rispetto alle 692.348 unità registrate nel 2014. Il marchio punta a raggiungere quota 1,9 milioni nel 2018, ma il target – ha detto Sergio Marchionne nei mesi scorsi – potrebbe essere ritoccato al rialzo.
La crescita di Jeep l’anno scorso è stata spinta anche dal lancio della piccola Renegade, prodotta inizialmente a Melfi (anche per il mercato Usa) e poi anche in Brasile, nella fabbrica di Pernambuco appena inaugurata. Renegade si è piazzata al quarto posto, con 158mila unità, fra i modelli più popolari; sul podio ci sono Cherokee (295mila), Grand Cherokee (277mila) e Wrangler (255mila); a fine anno è stata avviata la produzione della Cherokee anche in Cina.
In Brasile Jeep è passata in un anno da 7mila a 44mila unità vendute in un mercato che ha visto una contrazione del 24% su base annua; il gruppo Fiat Chrysler ha ceduto quasi il 30%, con il balzo di Jeep a compensare il -37% della marca italiana. Fiat Chrysler resta leader nel 2015 nel Paese sudamericano con 360mila unità vendute (pari a una quota del 17%) contro le 331mila di General Motors e le 290mila di Volkswagen (le due concorrenti hanno perso rispettivamente il 33% e il 38% su base annua); Fca ha venduto anche 123mila veicoli commerciali (-36%), quasi il doppio delle 69mila unità di Vw. La profonda crisi dell’economia brasiliana ha colpito duramente tutti i costruttori, salvo – paradossalmente – quelli di alta gamma: il 2015 ha visto un +40% per Audi e +47% per Mercedes.
Ieri sono stati resi noti anche i dati delle immatricolazioni di auto in Gran Bretagna, che hanno raggiunto un record di 2,63 milioni di unità (+6,3% rispetto al 2014), superando le più rosee previsioni; a dicembre l’incremento è stato dell’8,4%. Quello inglese è l’unico dei grandi mercati europei dove Fca ha perso quota nel 2015, pur aumentando le vendite del 3,6% a oltre 86mila vetture..
Per Fiat Chrysler si può già trarre un primo bilancio di fine 2015, in base ai risultati degli 8 maggiori mercati: i 5 big europei (Italia, Germania, Gran Bretagna, Francia e Spagna), Stati Uniti, Brasile e Canada. Il gruppo italo-americano (con sede olandese) ha venduto ai clienti 3,65 milioni di veicoli, circa 100mila più dell’anno precedente (+2,8% a fronte di un +3,8% dei mercati di riferimento) con una quota in calo dall’11,6 all’11,5%; la quota di mercato è invece salita a dicembre al 12% dall’11,8% dello stesso mese del 2014, soprattutto grazie all’andamento brillante negli Usa e in Italia.
Il titolo Fca ha perso ieri a Milano il 3,28% a 7,67 euro risentendo in parte del clima pesante sui mercati, che ha colpito duramente anche gli altri titoli del settore auto. A Wall Street Fca cedeva oltre il 4% a metà seduta, più o meno sulla stessa linea di General Motors e Ford. Vendite anche su Ferrari, che ha chiuso a Piazza Affari in calo del 3,25% a 43,15 euro.
 
Fonte: Il Sole 24 ore