Italiani al lavoro stressati e meno soddisfatti dei colleghi europei
09/01/2009
Italiani meno soddisfatti del lavoro rispetto ai colleghi europei. Lo attesta la quarta indagine europea sulle condizioni di lavoro condotta dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Tra i lavoratori italiani il sintomo sanitario più comune associato al lavoro è lo stress, dichiarato dal 27% dei lavoratori, rispetto al 22% descritto dai colleghi europei.
Solo il 51% dei lavoratori italiani gode di sostegno e assistenza da parte dei colleghi, rispetto al 67% che si registra fra gli altri lavoratori europei. Anche l’assistenza di un superiore gerarchico è peggiore (34% contro il 56% segnalato negli altri Paesi dell’Unione europea) e si lavora poco in gruppo (39% contro il 55% degli altri Paesi europei).
Non manca, però, una nota positiva, legata alle restrizioni per il fumo nei luoghi di lavoro: in Italia si registrano tassi più bassi di esposizione al fumo passivo nei luoghi di lavoro (9% contro una media del 20% nell’Unione a 25). Su questo fronte risultati efficaci sono stati registrati anche in Irlanda, nei Paesi Bassi e in Svezia, dove il fumo nei luoghi di lavoro è stato bandito o limitato. «Questi primi risultati – commenta Jorma Karppinen, direttore della Fondazione europea – rivelano che in Italia negli ultimi 5 anni vi è stato un deterioramento delle condizioni di lavoro, almeno rispetto al resto d’Europa».
L’indagine, che si effettua ogni 5 anni, è stata condotta alla fine del 2005 con la partecipazione di circa 30mila lavoratori di 31 Paesi: oltre ai 25 dell’Unione, anche i due Paesi candidati all’adesione, Bulgaria e Romania, nonché Croazia, Norvegia, Svizzera e Turchia.
Fonte:
il Sole 24 Ore