Italia-Brasile: un rapporto che è necessario approfondire
09/09/2009
"Siamo tutti consapevoli dell'importanza fondamentale per l'Italia e per il Brasile del rafforzamento dei rapporti economici bilaterali. Nonostante la crescita continua negli ultimi anni – circa il 30% dell'export italiano verso il Brasile nel 2008 – ci sarebbero ancora altre opportunità da coltivare". Così si è espresso il Console generale del Brasile a Milano, l'Ambasciatore Luiz Henrique Pereira da Fonseca, intervenendo oggi, 8 settembre, presso la sede di Assolombarda, all'incontro informativo in programma. Scopo dell'incontro, presentare i dettagli della missione che Confindustria-ICE-ABI organizzano dal 9 al 13 novembre nelle città di San Paolo e Santiago, illustrando le opportunità di business che Brasile e Cile offrono alle imprese italiane.
"È risaputo – ha affermato il Console Pereira da Fonseca – che il Brasile si trova tra i più importanti produttori ed esportatori di alimenti e di energia pulita, disponendo delle maggiori riserve di acqua dolce. Se facessimo un elenco dei primi dieci paesi al mondo in termini di estensione territoriale, di popolazione e di prodotto interno lordo (PIL), solamente tre paesi comparirebbero simultaneamente nei tre elenchi: Brasile, Stati Uniti e Cina. Di questi, solamente il Brasile e gli Stati Uniti potrebbero classificarsi come democrazie multietniche. E di queste, solamente la Cina ha più paesi limitrofi del Brasile".
Il Console ha quindi definito quello brasiliano "un mercato privilegiato per l'internazionalizzazione delle imprese italiane, sia come paese di cultura vicina e di presenza italiana varia e consolidata, sia per la stabilità economica e per l'opportunità di investimento in settori innovativi quali il health-care e le energie rinnovabili ad esempio, in linea con gli obiettivi dell'Expo 2015".
Innovazione, tecnologia, know how sono i settori che interessano al Brasile, in quanto "punti centrali del Programma di Accelerazione della Crescita, il PAC, del governo del Presidente Lula". E proprio in questi ambiti l'Italia ha le potenzialità per ricoprire un ruolo da protagonista, incrementando i propri investimenti – "ancora relativamente modesti" – verso il Paese sudamericano, e promuovendo quindi collaborazioni industriali, nuove forme di partenariato, joint venture.
"A tale riguardo – ha ricordato il Console Pereira da Fonseca – nella mia esperienza quando ero responsabile dell'Agenzia Brasiliana di Cooperazione, ho lavorato con l'Italia per l'approvazione del protocollo d'intesa tra il SEBRAE e le piccole e medie aziende, declinato molto bene nel settore della moda, ad esempio; un'esperienza di successo, che supporta la mia convinzione della necessità di aprocciare il mercato brasiliano in modo propositivo, mirando all'esportazione delle conoscenze industriali e non del prodotto finito. Di qui la necessità di ripensare la partecipazione delle imprese italiane in Brasile, al fine di crearne presenze stabili".
Il Console ha quindi elogiato la missione in programma, che testimonia "questo sforzo comune di cooperazione e approfondimento dei nostri rapporti economici" e ha tenuto a concludere il proprio intervento sottolineando ancora una volta che "il Brasile come mercato offre la sfida e l'opportunità di crescita per le aziende che vi sapranno investire".
Fonte:
(ItalPlanet News)