Istat: nel sud una famiglia su 4 è povera

09/01/2009

Nel 2004 il numero dei poveri nel nostro Paese è salito a 7 milioni e 588mila, il 13,2% dell’intera popolazione

ROMA – Crescono i poveri in Italia. Nel 2004 le famiglie residenti in Italia che vivono in condizioni di povertà relativa sono 2 milioni 674 mila, pari all’11,7% delle famiglie residenti, per un totale di 7 milioni e 588 mila individui, il 13,2% dell’intera popolazione.

Poveri ad una mensa dei frati francescani (Fotogramma)
I DATI – L’Istat, ha diffuso oggi i dati sulla povertà relativa in Italia nel 2004 sottolineando che le famiglie italiane sono sempre più povere nel Mezzogiorno – una su quattro – in particolare in Sicilia e Basilicata. La povertà colpisce in particolare le famiglie numerose, gli anziani e le coppie giovani.

L’incidenza della povertà relativa resta sostanzialmente inalterata rispetto agli anni precedenti, così come i profili che maggiormente caratterizzano le famiglie povere; gli aumenti statisticamente significativi riguardano, invece, le famiglie residenti nel Mezzogiorno, le famiglie numerose (5 o più componenti) e quelle con figli minori o con anziani (del Centro e del Mezzogiorno). Gli unici segnali di miglioramento si osservano nel Nord, dove Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Bolzano mostrano decrementi statisticamente significativi.

REDDITI BASSI – L’intensità della povertà, che misura di quanto, in termini percentuali, la spesa delle famiglie povere è mediamente al di sotto della linea di povertà, è pari al 21,9%, in leggero aumento rispetto al 2003. Questo indica che la spesa media equivalente delle famiglie relativamente povere risulta pari a circa 719 euro al mese. La soglia convenzionale di povertà relativa per una famiglia di due componenti, che è rappresentata dalla spesa media mensile pro capite, risulta, nel 2004, di 919,98 euro, il 5,2% in più rispetto al valore dell’anno precedente. Quindi le famiglie di due persone che sostengono una spesa media mensile pari o inferiore a tale soglie sono classificate come povere.

La percentuale di famiglie relativamente povere, osservata a livello nazionale, è il risultato di situazioni differenziate a livello territoriale: si passa dal 4,7% del Nord, al 7,3% del Centro, al 25% del Mezzogiorno. In particolare, nel Centro-Nord l’incidenza di povertà relativa assume valori modesti, non superiori al 4,6%, in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e in provincia di Bolzano. Queste ultime presentano incidenze significativamente inferiori a quelle di Umbria, Lazio e della provincia di Trento, dove invece i valori sono sempre superiori all’8,1%.

Fonte:
Corriere della Sera
06 ottobre 2005